In Sicilia sempre più giovani scelgono di allevare pecore e mucche

Di Redazione / 12 Aprile 2017

PALERMO – Sempre più giovani scelgono l’allevamento di pecore o vacche come attività agricola principale in Sicilia. E’ il caso di Marco Rizzo, 27 anni di Nicosia (Enna) che dopo il diploma di agrotecnico ha deciso di dedicarsi alla pastorizia e ora ha 500 pecore dalle quali produce latte e formaggi che vende anche direttamente nei Mercati Campagna Amica.

 

«Amo pascolare gli animali, la vita all’aria aperta, il contatto diretto con la natura e migliorare le attività casearie è un obiettivo che perseguo ogni giorno insieme a quello della salubrità – commenta -. C’è molta attenzione verso questo comparto e spero che altri intraprendano questa strada, ma come in ogni cosa ci vuole sacrificio».

 

Proprio grazie al lavoro dei pastori le aree interne non si spopolano ma il crollo del prezzo di vendita degli animali mette a rischio il lavoro di chi ha scelto un mestiere in linea con la tradizione agricola siciliana. Il mondo degli allevamenti entusiasma anche le donne. 

Filippa Campo, a Leonforte, sempre in provincia di Enna, alleva 300 pecore con la madre e il fratello. Un’attività che Filippa svolge dalla mattina alla sera non saltando nemmeno un passaggio di tutta la filiera. «Questo lavoro è la vita – dice – ed è bellissimo. Purtroppo stiamo registrano un calo diffuso della domanda di agnelli e così aumentano le incertezze».

 

Non solo il comparto ovino. Anche quello bovino in Sicilia per i giovani è fonte di lavoro. E’ il caso di Emanuele Nobile, 31 anni, che a Ragusa produce carne dalla Limousine, una razza bovina di grande pregio che è diventata il segno distintivo di una produzione di qualità. Ha cento capi tutti iscritti all’albero genealogico. Un lavoro, quello dell’allevatore, che il giovane agricoltore delegato di Coldiretti Giovani Impresa segue da anni, prima con il padre ed ora da solo e che lo porta spesso a confrontarsi con realtà di altre regionali dalle quali – afferma – usciamo se non vincitori, alla pari.

 

«La nostra tradizione allevatoriale – aggiunge – è di altissima qualità perché nelle nostre zone la zootecnia rappresenta insieme all’ortofrutta una delle attività agricole più importanti. Un impegno difficile e faticoso ma anche pieno di soddisfazioni. Sveglia all’alba, controllo totale del circuito alimentare, analisi aziendale ma soprattutto passione perché sappiamo che un prodotto buono è un ottimo biglietto da visita per tutta la Sicilia e non solo per l’allevatore». 

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