Palermo. Pare che la Sicilia abbia perso almeno uno dei suoi tanti primati negativi: quello delle frodi creditizie mediante furto di identità o dei codici di accesso a conti correnti e carte di credito. Secondo il 27° Osservatorio sulle frodi creditizie realizzato dalla Crif con Mister Credit, l’Isola, che nel 2017 era stata la prima in assoluto con 4.247 casi registrati (+45%) battendo persino la Campania, nel primo semestre di quest’anno è “scivolata” al quarto posto. Infatti, le vittime di hacker sono state 1.241, e questa soglia dovrebbe fare sperare per fine anno in un dimezzamento dei dati sorprendenti visti nel 2017. A fare peggio sono state la Campania, che riconquista il primato con 1.758 denunce, la Lombardia con 1.505 e il Lazio che ne ha totalizzato 1.360 truffe.
A livello provinciale, il maggior numero di frodi creditizie è stato registrato nella provincia di Palermo, con 345 casi (che la collocano al 5° posto nel ranking nazionale, con quasi 2 casi al giorno), davanti a Catania, con 271 casi (8^ posizione assoluta), Messina e Trapani, entrambe con 138. Le altre province contano 97 casi ad Agrigento, 71 a Caltanissetta, 32 a Enna, 56 a Ragusa e 93 a Siracusa.
In tutta Italia il fenomeno delle frodi creditizie continua a crescere senza sosta: nei primi sei mesi dell’anno hanno superato i 12.100 casi, contro i circa 11.000 del corrispondente semestre 2017, per un danno stimato pari a circa 72 milioni di euro.
Si registra, però, un netto calo del valore medio delle frodi, che nel periodo di osservazione è risultato pari a 5.929 euro contro i 7.047 del 2017, a conferma della consolidata tendenza da parte dei criminali a orientare la propria attività anche verso l’acquisizione fraudolenta di beni e servizi di importo più contenuto, per cercare di farsi notare il meno possibile o, comunque, di suscitare l’allarme della vittima il più tardi possibile.
In prossimità del periodo natalizio, che tradizionalmente vede un forte incremento dei casi, diventa pertanto quanto mai rilevante elevare il livello di attenzione nei confronti di un fenomeno criminale che continua a crescere anno dopo anno.
La distribuzione delle frodi per sesso della vittima evidenzia una prevalenza di uomini (63,4%), che vedono anche aumentare il peso sul totale (+12,2%), mentre la fascia di età maggiormente colpita risulta essere quella compresa tra 41 e 50 anni (con il 25,6% del totale). Sono, però, gli over 60 ad aver fatto registrare l’incremento più consistente (+8,8% rispetto al primo semestre 2017).
La forma tecnica del prestito finalizzato continua a fare la parte del leone, col 72,2% dei casi totali e un’incidenza cresciuta del +28% rispetto al primo semestre 2017; l’importo medio è di 5.400 euro. Al secondo posto si confermano le frodi perpetrate sulle carte di credito, con una quota del 12,2% dei casi, seguite da quelle sui prestiti personali, con il 7,1%.
L’acquisto di elettrodomestici resta la tipologia più diffusa (30,9%), ma una vera e propria esplosione dei casi (+49,8%) si registra per la categoria auto-moto, seguita dai crediti relativi a spese per immobili e ristrutturazioni (10,8% del totale; quasi +30%) e per articoli di arredamento, che raddoppiano la loro incidenza. È boom per elettronica e telefonia (+65%) e trattamenti estetici e medici (+30%).