PALERMO – L’assessore regionale alle Attività produttive, Mimmo Turano, ha firmato il decreto di riconoscimento del Distretto produttivo “Meccatronica” che in Sicilia raggruppa 110 aziende che operano nei settori della meccanica, dell’automatica, dell’elettronica e dell’informatica. Il Distretto dà lavoro a circa 2.500 addetti e le imprese che vi aderiscono sviluppano un fatturato complessivo di oltre 300 milioni di euro.
«In un momento storico molto delicato per l’intero Paese e per l’economia nazionale e siciliana – dice il presidente del Distretto Meccatronica, Antonello Mineo – è un segno positivo e fiducia per il tessuto imprenditoriale locale da parte dell’assessorato regionale alle Attività produttive. Con il riconoscimento, l’esperienza e capacità progettuale maturata in questi anni il Distretto ha tutti i requisiti per giocare il ruolo di soggetto intermedio per la programmazione 2020-2023, garantendo in rete attività di innovazione e ricerca, opportunità per i giovani e sviluppo per il nostro territorio».
Sviluppo dell’industria avanzata, la cosiddetta Industria 4.0, creazione e promozione delle smart city and communities, tutela dell’ambiente e consumo consapevole e agroalimentare intelligente sono gli orizzonti che il Distretto si è dato per la programmazione 2020-2023, in attuazione delle linee guida della RIS-3 Sicilia.
La nuova sfida progettuale definita «Meccatronica Sicily 2020» ha già portato alla creazione di un polo di riferimento per tutta l’isola, grazie alla capacità riconosciuta di rappresentare le esigenze di comparti qualificati del sistema industriale regionale e quale soggetto promotore e aggregatore nel campo dell’innovazione, motore di sviluppo tecnologico e industriale del territorio e strumento di trasferimento tecnologico e di industrializzazione.
Soddisfatto l’assessore Turano: «Si tratta di un riconoscimento molto importante che permette a 110 imprese di lavorare e fare rete. Quello della meccatronica va ad aggiungersi ai due distretti della pesca e degli agrumi riconosciuti nelle scorse settimane e stiamo lavorando perché nei prossimi mesi possano esserne riconosciuti altri. Siamo impegnati al massimo perché le imprese siciliane, specialmente in questa situazione così delicata, non si sentano abbandonate».
Ragguardevoli per quanto riguarda la meccatronica i risultati già raggiunti nella scorsa programmazione dei fondi comunitari grazie al progetto Edimec, finanziato con 20 milioni di euro, con nuove filiere produttive basate su solidi rapporti con Università, centri di ricerca e fornitori di servizi reali evoluti. Il progetto ha sganciato le aziende partecipanti dalla logica della sub fornitura, facendole compartecipare a singoli progetti di innovazione di processo e di prodotto in grado di garantire una dimensione internazionale dei mercati. Edimec ha raggruppato 31 imprese e i principali partner tecnico-scientifici sono stati l’Università degli Studi di Palermo e l’Enea.