MILANO – Bper, con la chiusura dell’acquisizione da Intesa Sanpaolo di 486 filiali e 134 punti operativi nell’ambito dell’Opas su Ubi, aggiorna il proprio modello organizzativo con la nascita di quattro nuove direzioni regionali. Dopo il trasferimento, lunedì, degli asset, Bper aumenterà le proprie direzioni regionali da 13 a 17. Le nuove quattro sono a Bergamo, a Brescia, a Varese e nelle Marche. Vengono istituite 14 figure di area manager, che si aggiungono alle attuali 35.
Le neo-costituite Direzioni regionali, così come quelle esistenti, fanno riferimento al vice direttore generale e chief business officer Pierpio Cerfogli, mentre Stefano Vittorio Kuhn assume il ruolo di coordinatore commerciale territoriale per la Lombardia. La nuova articolazione in Lombardia è: Direzione regionale Bergamo (responsabile Luca Gotti), Direzione regionale Brescia (responsabile Maurizio Veggio), Direzione regionale Varese (responsabile Simone Maci).
Queste Direzioni si affiancano alla Direzione regionale Milano, già operativa, di cui è responsabile Diego Malerba.
Giuliano Lugli, attuale responsabile della Direzione Regionale Romagna-Marche, passa alla guida della neo costituita Direzione Regionale Marche, con sede ad Ancona, mentre a Paolo Cerruti è affidata, a seguito dello scorporo, la Direzione regionale Romagna, con sede a Ravenna.
Stefano Rossetti, vice dg vicario di Bper, spiega: “Le Direzioni regionali sono l’anello di congiunzione indispensabile tra le strutture centrali e i territori. Il loro ruolo diventa ancora più significativo oggi, mentre giunge alla fase attuativa l’operazione di acquisto di un importante ramo d’azienda, che ha per noi rilevanza strategica non solo riguardo alle quote di mercato, ma soprattutto in termini di relazioni con la nuova clientela”.
L’obiettivo della riorganizzazione è “focalizzare ulteriormente l’attività della rete in un contesto di piena continuità di rapporto con i clienti e di valorizzazione della professionalità dei nuovi colleghi, ai quali va il mio caloroso benvenuto. Sono certo che le Direzioni regionali in via di costituzione, così come tutte le altre che sono operative da tempo sul territorio nazionale, sapranno cogliere nuove opportunità perseguendo il modello di crescita diffusa che connota da sempre la nostra banca”, conclude.