LA SENTENZA
Il Cga: la domenica e nei festivi in Sicilia è vietato sfornare pane nei centri commerciali
Respinto il ricorso presentato dalla Federdistribuzione che aveva impugnato ll decreto dell’assessore regionale
I giudici di appello del Cga hanno respinto il ricorso presentato dalla Federdistribuzione e confermato che la domenica in Sicilia i centri commerciali non potranno produrre e vendere pane fresco. E’ legittimo il decreto dell’assessore per le attività produttive della Regione Siciliana del 30 maggio per tutelare sia la categoria dei panificatori, sia i consumatori finali del prodotto. Con il provvedimento era stato stabilito il divieto di panificazione nelle giornate domenicali e festive nei grossi centri commerciali.
Federdistribuzione delle associazioni delle imprese e delle organizzazioni associative della distribuzione moderna organizzata – nell’interesse delle grandi aziende rappresentate ha impugnato il decreto prima al Tar e poi al Cga. Nel giudizio era intervenuta Assipan Sicilia, Confcommercio Imprese per l'Italia, difesa dagli avvocati Francesco Carità e Giuseppe Ribaudo, per difendere la legittimità del decreto assessoriale e tutelare le ragioni dell’intera categoria dei panificatori.
Sia in primo grado che in secondo grado, Il Cga, ha respinto l'appello e confermato l’assoluta legittimità del decreto assessoriale che può mantenere la propria efficacia con la conseguenza che permarrà il divieto di panificare un giorno la settimana, per almeno due domeniche al mese. «E' stata messa fine – dicono gli avvocati Ribaudo e Carità – ad una lunga e legittima battaglia sindacale, garantendo continuità e certezza ai panificatori che hanno il diritto di godere del riposo settimanale per una migliore qualità della vita e l’esplicazione a pieno i diritti civili e religiosi. Sarebbe opportuno adesso, sul solco di questo decreto, di cui è confermata la definitiva legittimità dal giudice amministrativo, l’Assemblea Regionale adotti una compiuta disciplina a tutela di una categoria che da anni attende piena tutela».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA