ROMA, 08 APR – Volano i prezzi mondiali dei prodotti
alimentari a marzo segnando un aumento del 12,6% rispetto a
febbraio, i livelli più alti di sempre. Emerge dalla Fao,
l’indice è influenzato dal diffondersi della guerra. I prezzi
mondiali del grano sono aumentati del 19,7%, aggravati dalle
preoccupazioni per le coltivazioni negli Usa, mentre quelli del
mais hanno fatto registrare un aumento del 19,1% un livello
record, insieme a quelli dell’orzo e del sorgo. L’Indice dei
listini degli oli vegetali segna +23,2%, per le quotazioni
dell’olio di semi di girasole, di cui l’Ucraina è il principale
esportatore mondiale.
Secondo le rilevazioni della Fao, lo zucchero segna +6,7%
rispetto a febbraio, con oltre un +20% rispetto a marzo 2021.
La carne è aumentato del 4,8%, raggiungendo il suo massimo
storico, spinto dai prezzi in rialzo della carne suina dovuti a
una carenza in Europa occidentale. Anche i prezzi internazionali
del pollame si consolidano al rialzo, di pari passo con le
minori forniture da parte dei principali paesi esportatori a
seguito di focolai di influenza aviaria. L’Indice Fao dei prezzi
dei prodotti lattiero caseari è aumentato, invece, del 2,6%,
attestandosi a +23,6% rispetto a marzo 2021, con le quotazioni
di burro e latte in polvere aumentate vertiginosamente a causa
dell’impennata delle importazioni per consegne a breve e lungo
termine, soprattutto dai mercati asiatici.