L’erogazione prestiti da parte delle banche ha registrato nel corso degli ultimi tre anni una flessione impressionante, per una perdita complessiva dei volumi erogati pari a oltre 100 miliardi di euro. A rivelarlo è un’indagine di Unimpresa che ha preso in esame l’andamento del settore tra maggio 2012 e maggio 2015. I consumatori hanno reagito come hanno potuto,utilizzando portali come supermoney.eu per informarsi su Findomestic, Agos e gli altri operatori del settore, comparando tariffe e analizzando le varie opzioni del mercato. A una crescita di prodotti e operatori, però, si è accompagnato un calo strutturale del sistema dei crediti e gli effetti sono perdurati per oltre tre anni.
Erogazione prestiti: la ricerca di Unimpresa
Unimpresa, associazione in rappresentanza delle piccole e medie imprese, ha rivelato come, tra maggio del 2012 e maggio del 2015, l’erogazione prestiti nel settoreprivato – comprensivo di prestiti alle imprese e alle famiglie – ha registrato una perdita pari a 100,5 miliardi di euro. I volumi erogati tre anni fa si attestavano sul valore complessivo di 1.502,6 miliardi di euro, contro i 1.402,1 registrati due mesi fa, per un’erogazione crediti in ribasso del 6,69%. A ciò si aggiunge una crescita significativa dei crediti in sofferenza, passati da 110,8 miliardi di euro del 2012 a 193,7 nel 2015, per un aumento del 74,75% (+82,8 miliardi di euro).
I prestiti per le aziende
È soprattutto il segmento dei finanziamenti per le aziende a mostrare le maggiori difficoltà: l’erogato nel comparto Pmi ha subito una perdita di 84,6 miliardi (-9,54%). In particolare, le maggiori perdite sono state registrate per i prodotti di credito di breve durata (fino a 1 anno), passati dai 340,5 miliardi del 2012 ai 290,1 del 2015 (-14,81%). Calano anche i prestiti a lungo termine (oltre i 5 anni), che segnano una perdita complessiva di 39,6 miliardi di euro (-9,55%). In crescita solo i crediti di media durata (fino a 5 anni), che segnano un +4,11% (dai 131,5 miliardi del 2012 ai 136,9 del 2015).
I prestiti alle famiglie
Male anche i prestiti alle famiglie, che segnano un decremento in tutti i segmenti di mercato e un’involuzione totale da 16 miliardi di euro. Hanno perso volumi i crediti al consumo, con perdite del 2,45% e un erogato che diminuisce di 1,5 miliardi (da 62,8 a 61,3 miliardi di euro). I prestiti personali perdono il 2,98%, pari a 5,4 miliardi in meno(da 184,4 a 178,9 miliardi tra maggio 2012 e maggio 2015). Andamento in negativo anche per i mutui, che hanno perso 8,8 miliardi di euro, per una contrazione del 2,40% (da 367,8 a 359,0 miliardi).
Sofferenze bancarie
Capitolo sofferenze, ovvero i crediti non recuperati dagli istituti di credito: anche qui, sono soprattutto le aziende ad accusare le maggiori difficoltà. Nel segmento delle Pmi, le sofferenze si attestano pari a 138,1 miliardi di euro, mentre nel 2012 erano state di 73,2 miliardi (+88,71%, ovvero +64,9 miliardi). Nel comparto famiglie, l’aumento delle sofferenze bancarie è di 5,2 miliardi in più (+49,68%): i 10,1 miliardi attestati nel 2012 sono cresciuti nell’arco dell’ultimo triennio fino a 15,7 miliardi. Infine, non sorride neanche il terzo segmento – amministrazioni pubbliche, onlus, società assicurative – che mostra una sofferenza in aumento del 193,18% (1,3 miliardi nel 2012 contro i 4,0 del 2015, +2,6 miliardi).