ROMA, 28 OTT – L’Eni chiude il terzo trimestre del 2022 l’utile netto adjusted a 3,73 miliardi rispetto a 1,43 (161%) dello scorso anno e i nove mesi a 10,80 rispetto a 2,63 (311%) dei primi nove mesi del 2021. Lo rende noto la società con una nota sui conti. L’Ebit adjusted di Gruppo nei primi tre mesi è di 5,77 miliardi rispetto ai 2,49 (+132%) dello stesso periodo del 2021 e nei nove mesi il balzo è a 16, 80 miliardi rispetto ai 5,85 dello stesso periodo del 2021 (+187%).”Rispetto all’utile netto consolidato di bilancio dei nove mesi 2022 pari a 13,26 miliardi” di Eni, “le attività italiane registrano una perdita netta di circa 1 miliardo che tiene conto principalmente dello stanziamento del contributo straordinario per il settore energia”.Nel terzo trimestre 2022, “nonostante la flessione del prezzo del petrolio e la rapida caduta dei margini di raffinazione, abbiamo continuato a generare risultati positivi grazie principalmente alla robusta performance dei nostri business internazionali”, aferma l’ad di Eni Claudio Descalzi. “Nei nove mesi abbiamo integralmente coperto con l’autofinanziamento gli investimenti e i ritorni di cassa agli azionisti e siamo stati in grado di ridurre il leverage al livello di 0,11, quasi dimezzandolo rispetto alla fine dello scorso anno”.