«Abbiamo deciso di far fare un salto importante di dimensioni alla fabbrica di pannelli fotovoltaici ENEL di Catania. La fabbrica da 200 megawatt all’anno passa a essere una fabbrica da 3.000 megawatt all’anno, quindi il suo output produttivo aumenta di 15 volte».
Lo ha detto l’amministratore delegato di Enel Francesco Starace nel podcast «Zero», prodotto per la Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro da Piano P. «A monte di questo», prosegue Starace, «c'è una produzione di sottili fettine di celle di silicio che vengono usate poi per fare le celle e i moduli. Anche questa parte della produzione a monte della fabbrica ci interessa: stiamo pensando, quindi, di investire anche nei cicli produttivi che partono dal silicio, in modo da integrare completamente tutta la catena del valore e stabilizzarla in Europa».
Già nei giorni scorsi lo stabilimento etneo era salito agli onori della cronaca dopo che la presidente della Commissione Ue, Ursula Von Der Leyen, nel discorso sullo Stato dell’Unione. aveva sottolineato l'importanza stragegica del progetto di Enel Green Power che a Catania sta investendo nella fabbrica 3Sun che diventerà il più grande sito di produzione di moduli fotovoltaici innovativi, sostenibili e ad alte prestazioni. A evidenziarne l’importanza strategica è stata la presidente della Commissione Ue, Ursula Von Der Leyen, nel discorso sullo Stato dell’Unione.
Ad aprile, Enel Green Power e la Commissione europea hanno firmato un accordo di finanziamento agevolato a fondo perduto che contribuirà allo sviluppo di Tango (Italian pv Giga factory). Così 3Sun «si prepara a diventare la più grande fabbrica europea per la produzione di moduli fotovoltaici bifacciali ad elevate prestazioni» creando circa mille posti di lavoro diretti e indiretti entro il 2024. L’investimento totale per l’espansione della fabbrica ammonta a circa 600 milioni di euro, di cui all’impegno di Egp si aggiungerà un finanziamento dell’Ue per quasi 118 milioni di euro in arrivo dall’Europa tramite grants da Pnrr e Innovation Fund. Il progetto comporterà un aumento della capacità di produzione di 15 volte, fino a 3 GW l’anno dagli attuali 200 MW.
«I pannelli prodotti annualmente permetteranno una riduzione di emissione di CO2 pari a 2,5 milioni di tonnellate per ogni anno di esercizio, con un risparmio di 1,2 milioni di metri cubi di gas», spiega Eliano Russo, ceo della Gigafactory. «I primi 400 MW saranno operativi tra 12 mesi, a settembre 2023, mentre i restanti 2,6 GW partiranno da luglio 2024 – aggiunge – Il cantiere è già aperto e, nonostante le difficoltà di costo e di approvvigionamento, siamo nei tempi e nel budget».
La 3Sun punta su una nuova tecnologia all’avanguardia: l’eterogiunzione, «più efficiente e più stabile. Il pannello ha una vita più lunga, è più circolare e più sostenibile». In pratica si produce di più e in modo più sostenibile. L’obiettivo, sottolinea ancora Russo, è quello di emanciparsi progressivamente ma definitivamente dalla Cina, oggi il più grande produttore di pannelli fotovoltaici del mondo: «Nel medio periodo, a partire dal 2025, la supply chain sarà completamente europea. Il che significa rispetto del lavoro, dei limiti delle emissioni, delle regole su sostenibilità e sullo smaltimento e lo scarto dei materiali».