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Ecco perché Amazon investe a Catania, area strategica per l’e-commerce

Di Giambattista Pepi |

CATANIA –  «Quando apriamo un sito prendiamo in considerazione la presenza di  buone infrastrutture, la ricchezza di talenti e l’ambiente che consente una costruzione tempestiva. Catania  si trova, inoltre, in una posizione strategica che ci permetterà di  migliorare la consegna dei prodotti  ai clienti residenti  nella Sicilia orientale». Gabriele Sigismondi, Ad di Amazon Italia Logistics, in questa intervista con La Sicilia spiega così la scelta della multinazionale di commercio elettronico statunitense di investire per la prima volta a Catania, dove da oggi apre i battenti un deposito di smistamento di 10mila metri quadri situato nella zona industriale di Pantano d’Arci.

Un centro logistico che creerà, a regime, 30 nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato nel prossimo triennio, cui andrà aggiunta l’occupazione dell’indotto diretto (oltre 70 autisti) che saranno assunti dai fornitori locali di servizi di consegna. «Questa apertura rappresenta un’ulteriore prova della volontà dell’azienda di continuare ad investire in Italia, dove dal 2010 ad oggi sono stati investiti oltre 4 miliardi di euro creando 6.900 posti di lavoro a tempo indeterminato».

Come si svolgerà il lavoro all’interno del sito di Catania?

«Si occuperà di smistare gli ordini e organizzare la consegna ai nostri clienti. Abbiamo 17 strutture di questo tipo attive. Sono diversi dai grandi centri di distribuzione, come quelli di Castel San Giovanni, Torrazza Piemonte, Vercelli e Passo Corese, dove, invece, i prodotti vengono stoccati in attesa che i nostri clienti li acquistino. Quando viene ricevuto un ordine di un cliente, il prodotto viene prelevato da uno dei quattro centri di distribuzione citati, imballato, etichettato e raggruppato con altri pacchi che vengono consegnati dai trasportatori a un deposito di smistamento locale. Nel deposito di smistamento il pacco viene raggruppato con altre spedizioni in base al codice postale e ritirato da una società di consegna locale che lo recapita direttamente al cliente».

Il commercio elettronico è un’opportunità di crescita per le Pmi?

«Si. Siamo orgogliosi delle migliaia di aziende il cui business sta crescendo grazie al Marketplace Amazon, permettendo loro di trarre beneficio dalla nostra rete di logistica all’avanguardia capace di raggiungere milioni di clienti. Oltre 12mila aziende hanno venduto i loro prodotti su Amazon nel 2018 (+20% sul 2017), il 35% si trova nel Sud Italia. Nel 2018 i venditori hanno esportato prodotti per un valore di 500 milioni (+50%). Oltre 18mila posti di lavoro sono legati alle Pmi che vendono prodotti su Amazon, mentre 990mila tra aziende e liberi professionisti stanno crescendo grazie agli strumenti di vendita su Amazon, Amazon Web Services e Kindle Direct Publishing in Europa. Lo scorso anno abbiamo avviato un programma, tramite accordo con l’Agenzia dell’Istituto per il commercio con l’estero per portare le Pmi italiane online e promuovere i loro prodotti all’estero».

Come si svilupperà il vostro business nel Sud Italia?

«In Amazon abbiamo una lunga tradizione nel non commentare i nostri piani futuri. Ci tengo, però, a sottolineare che l’apertura del primo centro logistico in Sicilia rappresenta un traguardo importante e un’ulteriore prova della nostra volontà di investire nel Mezzogiorno. Prova ne sia che pochi mesi fa abbiamo inaugurato due depositi di smistamento ad Arzano (Napoli) e Bitonto (Bari)».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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