ROMA, 26 GEN – L’industria italiana firma il contratto per la nuova fase di sviluppo del sistema aereo di 6/a generazione. Il team italiano che svilupperà il Global combat air programme (Gcap) in cui l’Italia ha già stanziato 6 miliardi di investimento e composto da Leonardo in qualità di partner strategico e dalle aziende nazionali – Elettronica, Avio Aero e Mbda Italia – ha firmato il contratto per supportare il ministero della Difesa italiano nella nuova fase di “concept & assessment e nelle attività di dimostrazione del programma”. Si tratta della seconda fase del contratto. In particolare, si legge in un comunicato congiunto delle quattro aziende, “il team guiderà gli sviluppi attraverso un processo di transizione tecnologica verso il “sistema di sistemi” Gcap, basato su piattaforme di combattimento aereo di sesta generazione capaci di operare in scenari multi-dominio”. L’industria, inoltre, collaborerà con università, centri di ricerca, Pmi e start-up, “con ritorni positivi per l’intero Paese”. “Questa nuova fase è un tassello cruciale di un percorso che punta a identificare e a rendere disponibili quelle tecnologie innovative che assicureranno alle nostre capacità di difesa il necessario salto generazionale, tecnologico e operativo, permettendo al sistema nazionale di raggiungere il più alto livello di eccellenza e di autonomia strategica”, sottolinea Alessandro Profumo, amministratore delegato di Leonardo. “Con il programma Gcap le aziende italiane giocano un ruolo fondamentale per il futuro dell’industria della difesa, anche a livello internazionale, in un quadro di crescita che al tempo stesso rafforza la capacità operativa delle Forze Armate e genera ritorni positivi e progresso tecnologico, economico e sociale per l’intero sistema Paese”.