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Crocetta: «La bonifica della Formazione non è finita, calci nel sedere a quelli dell’Anfe»

Di Alfredo Zermo |

PALERMO – «La vicenda Anfe (l’arresto del presidente dell’ente, ndr) a la sentenza di Messina (la condanna di 20 persone, tra i quali il deputato di Fi Francantonio Genovese, ndr) mostrano l’entità dei problemi della formazione professionale, le difficoltà a riorganizzare questo mondo e a assicurare una continuità formativa». In conferenza stampa a Palazzo d’Orelans con l’assessore Bruno Marziano per illustrare l’avvio dei nuovi corsi dell’Avviso 8, il governatore Rosario Crocetta tuona contro il marciume uscito in questi anni da questo settore.

«Nel passato avevamo una formazione riconducibile alle organizzazioni dei lavoratori e agli enti religiosi con in media 350 enti, poi ce ne siamo trovati 3.500. A metà degli anni 2000 si è fatta l’operazione di allargare la spesa dalle risorse regionali al fondo sociale, triplicandola: siamo passati da 100 milioni del 2005 a quasi 400 milioni del 2012. Questo ha pesato sulle politiche attive del lavoro. Dal 2010 in poi, pur in presenza di un blocco, si è dato il via libera ad assunzioni indiscriminate, tant’è che ne abbiamo trovati oltre 12 mila. C’è stata un’azione clientelare di massa sulla formazione. Questo settore ha bisogno di una nuova legislazione».

Commentando poi la recente vicenda dell’Anfe (l’ente, tra il 2010 e il 2013, avrebbe incassato contributi comunitari e fondi pubblici per circa 53 milioni di euro per corsi mai effettuatu), Crocetta ha detto:  «Meriterebbero un calcio nel sedere nel giro di 24 ore per i danni che hanno prodotto ai giovani siciliani e ai lavoratori». 

Il presidente della Regione ha quindi rivendicato le scelte operate dal suo governo: «Non avevamo scelta, ci trovammo in un contesto melmoso in cui chi voleva faceva un ente di formazione e veniva accreditato, creando questo scempio. Non credo che il ciclo di bonifica sia finito. Questi scheletri sono destinati a riemergere, a prescindere dall’azione dell’amministrazione, che in questi anni ha denunciato, mentre in passato ha operato nell’omertà». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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