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Credito agevolato: le imprese siciliane aspettano con ansia, la Regione accelera sull’Irca

Di Redazione |

PALERMO – «Entro tre giorni le organizzazioni degli artigiani potranno confrontarsi sulla proposta di regolamento dell’Irca, l’Istituto regionale per il credito agevolato». È la promessa del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, che invita Cna, Confartigianato, Casartigiani e Claai a un incontro in presidenza per venerdì alle 10. «La bozza di regolamento del nuovo Istituto, nato su proposta del governo dalla fusione di Ircac e Crias – continua – è stata elaborata dai dipartimenti regionali delle Finanze e delle Attività produttive e sarà illustrata venerdì dagli assessori Armao e Turano. Ascolteremo le osservazioni degli artigiani e delle cooperative passeremo subito dopo alla stesura definitiva per mettere l’Irca nelle condizioni di supportare le imprese siciliane».

Anche l’assessore regionale alle Attività produttive Mimmo Turano ha voluto rassicurare gli artigiani: «Abbiamo atteso per anni la riforma del credito agevolato e non ci confonderemo di certo per la normale attesa che richiedono le cose fatte bene».

«Le sollecitazioni delle associazioni di categoria – ha spiegato Turano – sono il segno di un interesse concreto per il nuovo istituto di credito agevolato. La bozza di regolamento dell’Irca è già pronta ed ora di concerto con il Presidente Musumeci ascolteremo associazioni e sindacati».

«Ci prenderemo il tempo necessario per fare bene. Vogliamo consegnare alla Sicilia uno strumento efficace, al passo con i tempi e in sintonia con il mondo produttivo» ha concluso l’assessore.

Al regolamento dell’Irca – l’ente che accorperà Ircac e Crias, deputato a diventare l’unico soggetto che elargirà il credito agevolato alle imprese artigiane e cooperative siciliane così come stabilito dalla legge regionale n. 10 del 10 luglio 2018 – stanno lavorando una ventina di esperti suddivisi in due gruppi di lavoro, uno alle dipendenze dell’assessorato all’Economia e uno a quelle delle Attività produttive. 

Esperti interni all’amministrazione regionale, professori universitari (molti dell’università di Palermo, ma nessuno da altri atenei dell’Isola), professionisti competenti in materia, sono stati chiamati a far parte dei due gruppi. Il primo varato dall’assessore all’Economia, Gaetano Armao, con il decreto n. 17 del 24 luglio scorso con il compito di “redigere lo schema di regolamento ai sensi del comma 12 dello Statuto previsto dal comma 5 dell’articolo 1 della legge regionale 10 luglio 2018”. A guidare il gruppo è il capo di gabinetto vicario dell’assessore, Giancarlo Migliorisi.

Lo scorso 18 settembre, con il decreto n. 7/Gab, il collega alle Attività Produttive, Mimmo Turano, ha messo in campo il suo gruppo di lavoro, con lo stesso obiettivo.  Partendo dall’assunto che all’Economia avevano fatto già altrettanto “per quanto di competenza”. Ecco dunque altri dieci esperti, coordinati dl capo della segreteria tecnica di Turano, Marisa Finocchiaro. Di questo gruppo fanno parte anche i direttori generali – o i loro delegati – di Ircac e Crias.

Insomma, tutti al lavoro, mentre l’operatività dei due istituti resta praticamente congelata e le imprese annaspano. «Il tempo scorre inesorabile, ma del regolamento, destinato a disciplinare il funzionamento del nuovo soggetto, non ci sono ancora tracce», avevano detto ieri Cna, Confartigianato, Casartigiani e Claai denunciano il ritardo e l’immobilismo della Regione. «La politica e la burocrazia – avevano sottolineato le quattro organizzazioni di categoria – hanno tempi che non coincidono con quelli delle imprese. Ogni giorno che passa invano, in attesa di accedere al credito agevolato, parecchie attività sono costrette a segnare il passo con il serio e concreto rischio di finire sul lastrico. Ma questo sembra proprio non interessare a nessuno».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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