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Coronavirus, Sicindustria boccia decreto “Cura Italia”: “E’ una farsa”

Di Redazione |

PALERMO – «Una farsa. Il decreto che doveva tamponare l’emergenza di un Paese in difficoltà non è altro che una farsa. Nessun aiuto concreto alle imprese. Soldi a destra e sinistra, contributi sparpagliati senza criterio. Non un piano, non un programma per sostenere organicamente la produzione italiana». In una nota Sicindustria boccia sonoramente le misure del Governo a sostegno delle imprese in difficoltà per lo stop delle attività per l’emergenza Coronavirus.

Le critiche investono diversi aspetti. A cominciare dalla Cig ordinaria per nove settimane che – dicono – «non stanzia le risorse necessarie, complessivamente 1 miliardo e 300 milioni per tutta l’Italia, fondi che potrebbero bastare per non più di 400 mila dipendenti. Si tratta dunque di un bluff. Inoltre impone inutili consultazioni sindacali come se ci fosse da discutere». In questo momento in Sicilia ci sono circa 100.000 richieste di Cassa Integrazione e 50.000 di Cassa Integrazione in Deroga. Critiche anche sulla disciplina fiscale. «Le aziende con più di 2 milioni di fatturato – spiega la nota – non hanno ottenuto alcuna sospensione, di fatto, per quanto riguarda il pagamento delle imposte, dei contributi previdenziali e dell’IVA. Non è prevista la sospensione degli adempimenti legati ad appalti e subappalti e il differimento dei termini di versamento dei carichi affidati all’agente della riscossione è irrisorio».

«Mentre il Governo annuncia a gran voce la sospensione dei termini per il versamento dei contributi previdenziali e assistenziali – aggiunge la nota – , l’Inps fa esattamente l’opposto e sollecita il versamento. Ancora più grave è l’approccio superficiale del governo nel promettere bonus una tantum a professionisti, partite Iva, commercianti senza una copertura finanziaria adeguata generando una serie di click day finalizzati ad escludere la maggioranza dei potenziali richiedenti».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA