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Confimprese: retail punta su investimenti green e lotta sprechi

Per ridurre i consumi, no a porte negozi spalancate d'estate

Di Redazione |

MILANO, 27 APR – Il mondo del commercio è sempre più attento agli investimenti in sostenibilità e alla riduzione degli sprechi. Il 42% dei retailer italiani punta sulla creazione di un’identità green nelle catene di negozi e assegna all’innovazione il ruolo di abilitatore della sostenibilità, mentre, il 57,8% punta su nuovi modelli di business per affrontare il cambiamento globale. Lo sottolinea Confimprese, citando un’indagine realizzata dal centro studi dell’associazione, in occasione del convegno Retail & Sostenibilità. Dall’altro lato, tuttavia, il 52,6% delle aziende – secondo l’indagine – non ha un sistema strutturato di misurazione delle prestazioni relative alla sostenibilità al proprio interno, mentre, un terzo dei retailer dichiara che i consumatori non si documentano sulle origini e sul sistema produttivo dei beni che acquistano. “C’è ancora molto da fare per promuovere la cultura della sostenibilità nel mondo retail – sostiene il vicepresidente di Confimprese, Francesco Montuolo -. Tanto che l’82% delle nostre aziende ci chiede di predisporre piani di formazione sulla responsabilità sociale d’impresa. Riteniamo che la sostenibilità sia un percorso fondamentale, non più rinviabile, per la crescita del retail. Puntare sulla sostenibilità significa investire sulla propria competitività”. Confimprese, in linea con il piano di austerity energetica appena varato dal Governo, propone a tutti gli associati l’iniziativa ‘chiudiamo le porte allo spreco’, invitandoli a tenere le porte dei negozi chiuse nei mesi estivi, e non spalancate, per abbassare i consumi energetici e rispondere alle richieste dell’esecutivo.

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