Economia
Confimprese: la finanza torna a investire nel retail
Nel 2021 45 nuove operazioni per 557 milioni; 2022 parte bene
ROMA, 09 GIU – La finanza torna a investire nel retail: il 2021 si è chiuso con 45 nuove operazioni, in crescita del 36% rispetto al 2019, pari a un ammontare investito di 557 milioni di euro. Nel primo trimestre di quest’anno, su 81 nuovi investimenti da parte del private equity, 5 sono nel retail. Dal 2015 al 2021 sono 165 i deal realizzati nel retail con un ammontare investito di circa 1,7 miliardi di euro. A snocciolare i dati del settore è il presidente di Confimprese, Mario Resca, aprendo i lavori dell’incontro su “Finanza&Retail”, a Palazzo Mezzanotte. “C’è un rapporto sinergico tra finanza e retail, con la prima che fornisce le risorse necessarie per stimolare la crescita in Italia e all’estero delle reti commerciali”, spiega Resca, aggiungendo che “l’asset vincente che può orientare il private equity verso operazioni nel retail è la capacità dei retailer di abbinare lo sviluppo della rete fisica alla proposta di e-commerce con strategie in grado di integrare servizi alla semplice rivendita di prodotti. Anche settori, in cui il punto di somministrazione fisico sembrava imprescindibile e centrale come la ristorazione, oggi propongono fruibilità dei propri prodotti e servizi sia in loco sia con formule di consegna a casa”. Tuttavia, “resta il fatto che i fondi italiani investono solo in Italia e sono ancora di piccole dimensioni rispetto a Paesi come Francia, Spagna e Germania”. I fondi domestici devono dunque “cambiare marcia e ambire a operazioni di livello internazionale”. Nel 2021, secondo i dati Aifi, la Francia, che guida la classifica, ha investito 27 miliardi di euro (+53%) contro i 12,6 miliardi della Germania (-16%), i 7,5 della Spagna (+19%) e i 7 dell’Italia (+33%).