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Coldiretti, 6 miliardi di danni del clima all’agricoltura

Per la siccità e il maltempo che hanno colpito l'Italia nel 2023

Di Redazione |

ROMA, 26 DIC – L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici, con i danni provocati dalla siccità e dal maltempo che hanno già superato quest’anno i 6 miliardi di euro in Italia. Lo scrive Coldiretti un un comunicato. Il caldo anomalo di inizio inverno sconvolge la natura e rischia addirittura di far ripartire le fioriture, con il pericolo di esporre le coltivazioni ai danni di un prevedibile forte abbassamento delle temperature e la perdita dei raccolti. Coldiretti sottolinea gli effetti del fine anno bollente e senza precipitazioni, dopo un autunno climatologico che si è classificato in Italia come il più caldo mai registrato dal 1800, con una temperatura superiore di 2,1 gradi la media storica. A preoccupare – sottolinea la Coldiretti – è anche il rischio siccità, soprattutto sull’Italia centro-meridionale, dove stanno emergendo i primi sintomi di stress idrico che, accompagnati alla scarsità di neve in diversi settori dell’arco alpino e su gran parte della dorsale appenninica, fanno scattare un campanello d’allarme. Senza dimenticare che se non arriva il freddo, le popolazioni di insetti che causano danni alle colture potrebbero sopravvivere e svernare, per attaccare i raccolti nella prossima primavera. La mancanza di neve impedisce di creare le scorte idriche necessarie all’agricoltura, ma a causa del vento caldo e secco, che soffia su boschi e pascoli asciutti, da settimane senza pioggia, si moltiplicano anche gli incendi, anche per l’azione dei piromani, contro i quali si invita a vigilare. Il Natale al caldo, con temperature superiori anche di 10 gradi la media conferma – continua la Coldiretti – rivela la decisa tendenza al surriscaldamento della Penisola, con effetti climatici e produttivi. Il cambiamento climatico è stato accompagnato da una evidente tendenza alla tropicalizzazione che – continua la Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di eventi violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi.

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