MILANO, 03 MAR – Brembo chiude il 2021 con un utile
netto che sale a 215,5 milioni di euro, in crescita del 57,9%
rispetto al 2020. In crescita anche i ricavi che si attestano a
2,78 miliardi di euro, in aumento del 25,8% rispetto all’anno
precedente. Il cda proporrà all’assemblea la distribuzione di un
dividendo di 0,27 euro per azione.
Andamento positivo anche per l’Ebitda che raggiunge 502,7
milioni (+18,1%). Gli investimenti ammontano a 236,2 milioni.
Nel quarto trimestre i ricavi sono stati pari a 735,8 milioni
(+13,4%). Il risultato prima delle imposte ammonta a 63,3
milioni (8,6% dei ricavi), mentre l’utile netto è pari a 46,9
milioni (6,4% dei ricavi).
I primi mesi del 2022 di Brembo si sono aperti “positivamente
per quanto riguarda i volumi e la saturazione della capacità
produttiva. Osserviamo con estrema attenzione l’evoluzione
della crisi Russia-Ucraina; l’impatto diretto sul Gruppo è
circoscritto, non avendo una presenza produttiva in quell’area
ed essendo limitata l’esposizione ai clienti della regione,
mentre resta forte il presidio sugli approvvigionamenti delle
materie prime e sui costi di produzione”.
“Con i risultati della gestione 2021, approvati oggi dal
consiglio di amministrazione, Brembo chiude positivamente un
anno sfidante”. Lo afferma il presidente esecutivo di Brembo,
Matteo Tiraboschi, illustrando i risultati del 2021. L’azienda
ha generato ricavi “superiori anche al 2019 e ha preservato la
propria profittabilità, sebbene il contesto di mercato sia stato
influenzato dal forte impatto negativo dell’inflazione delle
materie prime e della carenza dei semiconduttori”.