ROMA, 02 FEB – L’aumento dei tassi da parte della Bce sta riducendo le richieste di mutui da parte di chi ha redditi più bassi, un settore della popolazione che ha beneficiato negli scorsi anni dei tassi a zero. Lo afferma Nicoletta Papucci, Direttore Marketing di MutuiOnline.it secondo cui stiamo osservando “un aumento del reddito netto dei richiedenti i finanziamenti”. Si tratta di un fenomeno che colpisce anche i giovani nonostante il governo abbia rifinanziato per il 2023 le misure a favore degli under 36, provvedimento che però nel primo mese non sta avendo lo stesso effetto visto al suo lancio nel luglio 2021. Per questo, rileva, le banche si stanno attrezzando per offrire dei prodotti specifici per i giovani magari attraverso una durata maggiore del mutuo. “E’ chiaro che la rata maggiore” sia un freno “sul fronte della domanda. Secondo una simulazione di MutuiOnline.it l’aumento dei tassi di 50 punti da parte della Bce comporterà un rialzo della rata di un mutuo medio (140mila euro per un immobile dal valore di 200mila euro) fra i 33 e i 43 euro, pari a circa il 5% di aumento. Per il 2023 “come stimato da Nomisma le compravendite immobiliari scenderanno del 10-15% rispetto al 2022 con un effetto potenzialmente più grande sul mercato dei mutui, solo in parte compensato dalle surroghe” che peraltro occorre ben valutare considerando la durata residua del finanziamento, conclude Papucci.