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Banca Fucino e Fondazione Shoah insieme per promuovere lettura

Al via terza edizione del Social Book Club A.S. 2024/2025.

Di Redazione |

ROMA, 13 DIC – Banca del Fucino al fianco della Fondazione Museo della Shoah, per la terza edizione del Social Book club 2024/2025, un progetto interattivo di invito alla lettura rivolto ai ragazzi delle scuole medie e superiori. Quest’anno, spiega u na nota, il progetto si rinnova con l’apertura di un suo canale TikTok dedicato, in cui i giovani lettori sono invitati a commentare in forma critica i libri che hanno suscitato maggiormente il loro interesse. Le classi partecipanti riceveranno in omaggio uno dei due libri: per il I e II anno delle scuole secondarie di primo grado 16 ottobre 1943. Storia di Emanuele che sfuggì al nazismo di Emanuele Di Porto, Ernesto Anderle con Marco Caviglia; dal I al IV anno delle scuole secondarie di secondo grado Così siamo diventati fratelli. L’amicizia che salvò Sami e Piero di Sami Modiano con Marco Caviglia. Gli studenti sono invitati a realizzare, entro la fine del mese di marzo 2025, le recensioni dei libri assegnati. I lavori che si distingueranno per creatività, capacità di espressione o messaggio di solidarietà saranno premiati con voucher, pensati come “buoni cultura” per incentivare e promuovere ulteriormente la passione per la lettura. “Siamo convinti che il ruolo di Banca non possa prescindere da una vicinanza assidua alle comunità e da un impegno attivo nella società e vita culturale con iniziative rivolte ai giovani e alle loro famiglie” ha spiegato Francesco Maiolini, Amministratore Delegato di Banca del Fucino. “Apprezziamo profondamente il rinnovato impegno della Banca del Fucino a sostegno della Fondazione, un contributo che ci consente di crescere e diversificare le nostre modalità di comunicazione. Grazie anche a supporti come questi, siamo in grado di raggiungere un pubblico più ampio, con iniziative innovative capaci di stimolare riflessione e consapevolezza anche nei più giovani.” sottolinea Mario Venezia, Presidente della Fondazione Museo della Shoah.

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