«A oggi oltre cinque milioni di euro di titoli già richiesti prima che la banca venisse commissariata non sono stati ancora restituiti, tra l’altro senza che i legittimi proprietari possano sapere se e quando potranno rientrarne in possesso – spiega l’avvocato Santi Di Paola (dello studio Di Paola & Partners) -. È strano che dopo due settimane dalla richiesta di trasferimento dei dossier titoli, ancora tale consegna non ci sia stata e che nessuno abbia spiegato i motivi di tale omissione. E infatti anche se l’articolo 74 del Testo unico bancario prevede che la sospensione – ammesso e non concesso che in questo caso sia legittimo farla – possa riguardare oltre al pagamento delle passività di qualsiasi genere da parte della banca, anche la restituzione degli strumenti finanziari ai clienti relativi ai servizi previsti dal decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, tra i quali rientrano anche i titoli di Stato, è indubbio che gli stessi, in quanto di proprietà dei correntisti e solo in custodia all’istituto bancario, possano essere subito restituiti».
E ancora, pare che la banca abbia provveduto esclusivamente alla sospensione dei pagamenti, «ma non degli incassi – conclude l’avv. Di Paola – cosicché tutti i bonifici e i pagamenti tramite i pos che pervengono sui conti correnti vengono sottratti alla disponibilità dei correntisti e trattenuti dall’istituto bancario».
Intanto ieri il Codacons ha presentato un esposto alla Procura «affinché si indaghi sulla vicenda a tutela degli azionisti e dei correntisti di Banca Base». Inoltre ha chiesto alla Procura «di verificare nel dettaglio l’attività di vigilanza svolta dalla Banca d’Italia e dalla Consob, e se possano accertarsi responsabilità e fattispecie penalmente rilevanti». Il Codacons ha anche attivato a tutela di consumatori e azionisti uno sportello, “Sos Banca Base”. E oggi pomeriggio, alle 17,30, all’ex Motel Agip di Ognina, assemblea di correntisti e risparmiatori organizzata da Confedercontribuenti.