Augusta, non solo l’eolico offshore: strategia anti dazi per il porto, sarà terminal per l’export verso Asia e Africa
Progetti per 500 milioni di euro per trasformare la città megarese nella “piccola Shangai del Mediterraneo”: ecco tutti gli interventi previsti
Di Michele Guccione |
La risposta dell’Ue ai dazi Usa passa dalla Sicilia e, in particolare, dal porto di Augusta, che – oltre a essere stata designato insieme con Taranto come polo italiano per l’eolico offshore – sarà piattaforma logistica al centro del Mediterraneo per l’import-export delle merci che viaggiano attraverso Suez o il “South corridor” cinese e il corridoio “Imec” indiano che termineranno in Turchia, ma anche l’asse che attraverserà l’Africa.