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Treccani 2022, il nuovo dizionario promuove la parità di genere nel linguaggio

La nuova edizione del Vocabolario Treccani 2022 rappresenta lo specchio del mondo che cambia e il frutto della necessità di validare e dare dignità a una nuova visione della società

Di Redazione |

Arriva per Treccani il primo "Dizionario della lingua italiana" che registra anche le forme femminili di nomi e aggettivi, tradizionalmente sempre e solo utilizzati al maschile. Tra le principali troviamo: avvocata, notaia, medica, soldata.

Una rivoluzione che riflette e fissa su carta «la necessità e l’urgenza di un cambiamento che promuova l’inclusività e la parità di genere, a partire dalla lingua». 

Cercando il significato di un aggettivo come "bello" o "adatto" troveremo quindi lemmatizzata, ovvero registrata e quindi visualizzata in grassetto, anche la sua forma femminile, seguendo sempre l’ordine alfabetico: bella, bello; adatta, adatto.

L'Istituto della Enciclopedia Italiana ha deciso di abbandonare anche il "vocabolariese" e riconosce tra i neologismi parole che, sfortunatamente, ci sono state molto familiari negli ultimi anni distanziamento sociale, lockdown e smart-working. Cronaca di una lingua che, finalmente, evolve.  L’infaticabile lavoro di aggiornamento della lingua italiana, a cui l’Osservatorio di Treccani si dedica senza sosta da oltre un secolo, si concretizza in una nuova opera in tre volumi: Dizionario dell’Italiano Treccani, Dizionario storicoetimologico e Storia dell’Italiano per immagini, che sarà presentata in anteprima il 16 settembre alla XXIII edizione di Pordenonelegge, la Festa del Libro con gli Autori. 

La nuova edizione del Vocabolario Treccani 2022 è stata curata dai linguisti Valeria Della Valle e Giuseppe Patota, e si tratta di molto più che la versione aggiornata dell'opera pubblicata nel 2018: rappresenta lo specchio del mondo che cambia e il frutto della necessità di validare e dare dignità a una nuova visione della società, che passa inevitabilmente attraverso un nuovo e diverso utilizzo delle parole.

Parole da leggere. Parole da scoprire. Parole da vedere. Sono questi i tre volumi del Vocabolario raccontano la nostra lingua secondo tre approcci diversi.

Nel Dizionario dell’italiano Treccani – Parole da leggere, Treccani propone – per eliminare anche gli stereotipi di genere secondo i quali a cucinare o a stirare è immancabilmente la donna, mentre a dirigere un ufficio o a leggere un quotidiano è puntualmente l’uomo nuovi esempi di utilizzo e contestualizzazione ed evidenzia il carattere offensivo di tutte le parole e di tutti i modi di dire che possono essere lesivi della dignità di ogni persona.

Oltre a promuovere un uso della lingua più al passo con i tempi e attento alla questione di genere, il Dizionario dell’italiano Treccani vuol essere uno strumento accessibile a tutti, rispettoso del primo diritto di chi legge, quello dell’immediata comprensione dei significati. Niente più «vocabolariese», tecnicismi lessicografici, spiegazioni complesse e definizioni che necessitano di altre per essere comprese. Gli esempi che guidano all’utilizzo delle singole voci sono riferiti all’uso reale della lingua e le definizioni sono volutamente chiare, semplici, dirette. Particolare attenzione è stata data ai lettori più giovani e al loro mondo: non solo si è scelto di dare spazio a numerosi termini ricorrenti nei testi scolastici e universitari, ma è stato favorito l'inserimento di molti esempi presi direttamente dalla rete, dai blog o dalle reti sociali. Un’apertura nei confronti del digitale «che dimostra la fiducia dall’Istituto verso i nuovi mezzi di comunicazione e le nuove generazioni».

Attenta anche la selezione dei neologismi accolti. In "Storia dell’italiano per immagini", ci sono testi e illustrazioni in grado di trasmettere un ritratto suggestivo e originale della storia della nostra lingua e nel "Dizionario storico-etimologico – Parole da scoprire", c'è una pagina per ognuna delle 521 parole analizzate che conduce il lettore attraverso un viaggio temporale alla scoperta di aneddoti, storie e particolarità relative alle voci stesse. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA