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L'AUDIZIONE

Presentato a Roma il dossier Agrigento Capitale della Cultura 2025: ottimismo nella delegazione siciliana

Bisognerà attendere l'audizione di tutte le altre nove città candidate prima di conoscere la decisione della giuria prevista per il 31 marzo

Di Redazione |

C’è ottimismo nella delegazione agrigentina che è stata sentita, nella sala Refettorio di palazzo Venezia a Roma, dalla giuria del ministero della Cultura. Agrigento è candidata a Capitale italiana della Cultura per il 2025.

Il presidente del Consorzio universitario Antonino Mangiacavallo, all’uscita dalla sala Refettorio di palazzo Venezia, ha parlato di «ideale completamento del lavoro iniziato due anni fa, è cominciato con entusiamo e continua con maggiore ardore e passione. Non è stata faticosa questa ora di esposizione, perché abbiamo avuto la possibilità di rispondere in maniera precisa alle domande opportunamente formulate dai commissari e dal presidente della commissione. Siamo autorizzati a sperare che, almeno sul piano del merito, tutto possa essere preso in considerazione».

«Abbiamo la soddisfazione, l’orgoglio di avere dimostrato grande attaccamento ad Agrigento e alla Sicilia tutta. Abbiamo dimostrato – ha aggiunto Mangiacavallo – di saper coltivare la passione per la cultura e ci auguriamo che questo riconoscimento possa arrivare per gratificare tutti gli agrigentini, un riconoscimento che dovrebbe essere tributato non solo per le bellezze paesaggistiche ed architettoniche, ma per la stratificazione di varie culture che ne fanno una perla dell’umanità, non a caso l’Unesco ha scelto le vestigia agrigentine come patrimonio universale dell’umanità».

Il pool

Il dossier è stato presentato dal sindaco Franco Miccichè, dal progettista Roberto Albergoni, e dal presidente del Consorzio universitario Mangiacavallo. Ma hanno anche relazionato Teresa Fiore, docente Montclaire università del New Jersey, Margherita Orlando coordinatrice progetto archeologia pubblica Agrigento/Tunisi, Florinda Saieva fondatrice Farm Cultural Park Favara, Gaetano Galvagno. Sono intervenuti anche Costantino Ciulla, assessore comunale di Agrigento, Pasquale Seddio docente università Bocconi e Letizia Casuccio, direttore generale Coopculture.

Bisognerà attendere l’audizione di tutte le altre nove città candidate prima di conoscere la decisione della giuria prevista per il 31 marzo. Oltre ad Agrigento, concorrono Aosta, Assisi (Perugia), Asti, Bagnoregio (Viterbo), Monte Sant’Angelo (Foggia), Orvieto (Terni), Pescina (L’Aquila), Roccasecca (Frosinone) e Spoleto (Perugia).COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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