Il Consiglio di amministrazione dell’associazione Teatro Biondo Stabile di Palermo, che si è riunito stamane, ha deliberato di affidare l’incarico di direttore, per il triennio 2025-27, a Valerio Santoro che dal ’99 cura l’associazione culturale La Pirandelliana. Cinquantadue anni, di Caserta, Santoro succede a Pamela Villoresi che non ha ripresentato la propria candidatura.
La scelta del Cda è avvenuta dopo una ulteriore valutazione di tutte le manifestazioni di interesse avanzate, e in particolare di quelle che avevano superato un primo vaglio tecnico-culturale del Consiglio stesso, con il supporto e la consulenza del maestro Piero Maccarinelli, incaricato nella seduta di Consiglio del 17 luglio scorso.
I quattro candidati alla direzione del teatri entrati nella rosa finale di valutazione, redatta il 18 settembre 2024, erano: Rajeev Badhan, Luca Lazzareschi, Valerio Santoro, Alfio Scuderi.
Sull’elezione arriva già la polemica politica, da parte del deputato segretario del Partito democratico siciliano Anthony Barbagallo e del deputato alla Camera e componente della segreteria nazionale Peppe Provenzano «E anche il Teatro Biondo, lo Stabile di Palermo, cade nella rete della spartizione di poltrone della destra. Dopo un balletto a dir poco stucchevole durato diversi mesi, a succedere a Pamela Villoresi in scadenza di mandato, viene infatti chiamato a ricoprire la carica di direttore per il triennio 2025-2027 un candidato che non ha mai diretto uno Stabile come quello del capoluogo siciliano. Ancora una volta è la politica che entra a gamba tesa, in questo caso nella cultura come in passato avvenuto in altri ambiti, solo per piazzare chi gli è più gradito ed occupare manu militari l’ennesima casella».