“La Culturale”, il festival nomade e itinerante fa tappa a Palermo

Di Grazia Calanna / 21 Giugno 2024

“La Culturale” (festival nomade e itinerante) quest’anno farà il suo debutto nel capoluogo siciliano. Due giorni (29 e 30 giugno 2024) di incontri tra filosofia, letteratura, musica e teatro con la formula ormai consolidata nelle precedenti edizioni di Milazzo (2022) e Catania (2023). Il tema della rassegna di quest’anno è “Confini”, con un percorso di due giorni in cui, tramite un approccio multidisciplinare, si guarderà all’ambiguità del concetto di soglia/limite in un tempo in cui non è più possibile restare indifferenti dinanzi alle contraddizioni di un mondo in continuo cambiamento, per ritornare, infine, alle domande fondamentali che da sempre muovono l’uomo nel rapporto con ciò che egli definisce reale. Il Festival è curato da Giancarlo Cutrona, fondatore e direttore creativo che abbiamo intervistato (nella foto), Giovanni Maria Campo (curatore), Alessio Canini (curatore), Livia Di Vona (cofondatrice) e Valentina Scianna (responsabile di produzione).

-Come nasce l’idea del Festival che dirigi, la Culturale?

«L’idea di questo festival è frutto di una visione maturata nel tempo parallelamente alla mia attività e alla mia visione filosofica, politica e culturale del contemporaneo. Diverse sono le discipline di cui mi sono occupato negli anni (dall’arte contemporanea al cinema, dal cinema alla poesia), così come diversi i luoghi che ho abitato, e La Culturale è anzitutto questo: un festival nomade e itinerante, in cui il sincretismo tra le arti e i saperi è la prerogativa, l’epicentro dal quale far partire un dialogo e, assieme ad esso, un movimento del quale io in prima persona ne subivo l’assenza e ne sentivo la necessità».

-Quali le peculiarità?

«Siamo il primo festival nazionale ad applicare questa formula in modo totalmente indipendente, che per un progetto di tale portata — a detta di molti — è un approccio suicidario dal punto di vista finanziario: siamo d’accordo. Ma come ribadito in altre occasioni, a noi non interessa affatto creare un salotto dove gli altri vengono a esibirsi: noi lavoriamo affinché attorno al progetto, come per osmosi, si aduni una comunità culturale il cui arco è sempre teso verso la Bellezza e la profondità del discorso filosofico, artistico e poetico».

-Ad oggi, quali tappe, quali protagonisti, quali esiti in termini di proposta-pensiero e progettualità?

«Abbiamo iniziato a Milazzo nel maggio del 2022, quando ancora vigevano alcune misure antiCovid, tracciando un percorso che fosse come una sorta di “respiro”, culminato per l’appunto con una sonata di violino nella riserva naturale di Capo Milazzo (uno dei luoghi più suggestivi della nostra isola). Siamo stati i primi — credo — a proporre una cosa del genere in quel luogo e in quell’occasione ricordo ancora bene i volti commossi e stupiti delle persone: ciò che volevamo infatti, era donare un pezzo di umanità e di bellezza dopo un periodo tanto buio, e questo dettaglio non è passato inosservato. Siamo poi passati a Catania, con una quattro giorni ricca di eventi e di ospiti d’eccezione (tra i quali Francesco Benozzo, Ugo Mattei e Veronica Tomassini), in luoghi di prestigio come Palazzo Biscari, Palazzo Platamone, Open e una decina di gallerie che arricchivano lo slancio itinerante del festival: in quella occasione fu chiaro a tutti che La Culturale faceva sul serio e che la qualità del progetto era visibilmente tangibile a chiunque. La risposta è stata infatti decisa: sale strapiene a ogni incontro e centinaia di messaggi di gratitudine e di sostegno da parte degli ospiti e del pubblico».

-Ci parli dell’imminente nuovo appuntamento in quel di Palermo?

«Quella di Palermo è la Terza edizione a chiusura di un ciclo tutto siciliano. Saremo lì il 29 e il 30 giugno con un programma più “asciutto” rispetto alle passate edizioni, ma curato nei minimi particolari, seguendo la direttrice indicata nel tema generale di quest’anno, che è quello del confine, affrontato, come consuetudine, nel segno della multidisciplinarietà». Per conoscere il programma è possibile consultare il sito www.laculturale.org

Pubblicato da:
Fabio Russello
Tag: la culturale