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Il progetto

“Emozioni di Carta”, così la lettura entra dentro il carcere di Agrigento

Di Redazione |

Un progetto intitolato “Emozioni di Carta” e destinato ai detenuti del carcere Pasquale Di Lorenzo di Agrigento e agli studenti dell’Istituto comprensivo “Falcone e Borsellino” di Favara e del liceo “R.Politi” di Agrigento.

Si tratta di 4 incontri della durata di 1 ora e trenta minuti ciascuno con momento di lettura, di confronto su parole appositamente selezionate dal libro “l’atlante delle emozioni umane” e successivamente, sulla scorta di queste, i partecipanti nella seconda parte dell’incontro saranno invitati a produrre un elaborato scritto, in prosa o poesia, o un disegno, mettendo in evidenza quelle che sono state le loro emozioni e sensazioni rispetto alla parola al centro dell’incontro. Elaborati che poi verranno raccolti e pubblicati in un volume. Al progetto, organizzato in collaborazione con la Caritas diocesana di Agrigento attraverso la Fondazione Mondoaltro, parteciperanno attivamente i membri del gruppo di lettura Buk di Agrigento: Alessandro Accurso Tagano, Cristiana Bedin, Monica Brancato, Salvo Di Caro, Mariagrazia Ferraro, Paola Gaglio, Giuseppe Gallo Cassarino, Mirella Gulisano, Rosamaria Gulisano, Giovanna Marchica, Melania Midulla, Federica Petrucci, Paola Riccobono, Nadia Rosato, Claudio Viron, Giusi Infurnari. Si comincia il prossimo 4 maggio per finire poi il 26 maggio.

«L’obiettivo del progetto – hanno spiegato gli organizzatori – è la promozione della lettura e della cultura come strumento per avvicinare soggetti di diverse età ed estrazione sociale. Il progetto mira a creare uno spazio inclusivo in cui tutti si sentano egualmente protagonisti anche attraverso la pubblicazione del libro come prodotto finale frutto del lavoro svolto durante gli incontri e realizzato da tutti i partecipanti coinvolti. A volte ci sembra di appartenere noi alle nostre emozioni e non il contrario; ma forse è soltnto prestando attenzione ai nostri sentimenti, cercando di coglierne l’essenza che possiamo davvero capire chi siamo e così spronare i soggetti coinvolti a descrivere con esattezza cosa hanno provato durante la lettura e sentirsi liberi di potere esprimere le proprie emozioni condividendole con gli altri».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA