Vulcania, chi sono gli imprenditori che vogliono resuscitare il primo storico centro commerciale

Di Redazione / 27 Gennaio 2020

CATANIA – Per anni simbolo del degrado e diventato l’incubo degli abitanti della zona, potrebbe tornare all’antico splendore quello che fu uno dei primi centri commerciali di tutta l’Italia e che sorse a Catania gli inizi degli Anni ’80. Stiamo parlando di Vulcania, una vasta area all’interno del tessuto urbano cittadino che da circa trent’anni versa però in stato di abbandono nonostante diversi tentativi di recupero rimasti però quasi sempre solo sulla carta.

Ora finalmente le cose sembrano diverse. E per capire meglio come stanno le cose partiamo dal comunicato diffuso dal Comune di Catania che recita così: «Martedì 28 gennaio alle ore 10,30 nei pressi degli uffici del Terzo Municipio di via Giuffrida Castorina (Vulcania), il sindaco Salvo Pogliese, l’assessore al decentramento Alessandro Porto, il presidente della circoscrizione Paolo Ferrara, insieme con l’imprenditore del settore sportivo Gaetano Musumeci, renderanno note le iniziative private per rilanciare, in collaborazione con il Comune, l’ex centro commerciale Vulcania, con nuove strutture funzionali e una riqualificazione complessiva dello stabile».

Il comunicato è chiarissimo: iniziative private. E d’altronde l’area è privata e anche se ospita la sede della Terza municipalità del Comune di Catania non possono essere le magre casse di Palazzo degli Elefanti a risolvere il problema. E chi è l’imprenditore privato del settore sportivo citato dal Comune. Da quanto siamo riusciti a ricostruire, Gaetano Musumeci è uno dei soci di Altair Club, storico marchio catanese legato a palestre e piscine che opera in città dal 1978 e che ben sei sedi, di cui una proprio nell’ex centro commerciale di Vulcania.

Tutto nasce quindi dalla volontà dei soci di Altair di riqualificare un centro che da troppi anni è diventato uno dei simboli principali del degrado della città di Catania, ritrovo per senzatetto e tossicodipendenti. A questi coraggiosi imprenditori si sarebbero uniti anche altri proprietari di attività commerciali della zona che finalmente vedono la possibilità di una svolta dopo tanti anno di abbandono.

La società a cui fa capo Altair Club avrebbe acquistato buona parte dell’edificio per resuscitare quello che ancora oggi è definito un “dead mall” ovvero un centro commerciale morto. Altair, che come detto già gestisce una piscina all’interno della vecchia struttura, ha già provveduto a ripulire, tinteggiare e abbellire gran parte di Vulcania, ma probabilmente proverà a rimettere a reddito anche parte dell’edificio affirtando spazi che potrebbero nuovamente tornare appetibili se la zona ritrovasse la perduta vocazione commerciale.

Il centro commerciale Vulcania, fu una fra le prime strutture commerciali realizzate in Italia. Un edificio anche diverso dai soliti centri monopiano con galleria coperta perché era una sorta di “grande magazzino” suddiviso in più moduli e  sviluppato su cinque piani di cui due interrati: un tempo ospitava cinquanta attività commerciali e un supermercato.

In questa iniziativa privata, l’amministrazione Pogliese ha intravisto la luce in fondo al tunnel di Vulcania, la possibilità di dare risposte concrete ai tanti abitanti della zona, alle tante associazioni, ai commercianti che da anni chiedono una vera riqualificazione. E per questo sta appoggiando il piano di recupero dell’ex centro commerciale. Perché una ristrutturazione dell’edificio potrebbe richiamare l’interesse anche di altri imprenditori e riportare vita in un’area in piena città che era diventata “proprietà” di senzatetto e balordi e che ora potrebbe finalmente tornare ai cittadini catanese.

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