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Voto di scambio, scarcerato l’ex sindaco di Ramacca: va ai domiciliari

Era stato arrestato il 24 febbraio scorso nell'ambito nell’ambito dell’operazione Mercurio

Di Laura Distefano |

Da ieri è tornato a casa Nunzio Vitale, l’ex sindaco di Ramacca finito in manette per voto di scambio politico-mafioso nell’ambito del blitz del Ros “Mercurio”. Il Tribunale del Riesame di Catania, in parziale accoglimento del ricorso presentato dall’avvocato Maria Licata, ha deciso di sostituire la misura di custodia cautelare in carcere emessa dal gip con gli arresti domiciliari. Stessa linea anche per l’ex vicepresidente del consiglio del comune del carciofo violetto Salvatore Fornaro, difeso dall’avvocato Emanuela Fragalà. Ieri mattina il collegio ha depositato il dispositivo con cui ha ordinato la revoca della detenzione in carcere per l’indagato con l’emissione di un’ordinanza per gli arresti domiciliari. Anche Fornaro, quindi, è tornato in quel di Ramacca. Per capire a quali conclusioni è arrivato il Tribunale della Libertà di Catania bisognerà attendere il deposito delle motivazioni che sarà tra 45 giorni. Dalla lettura si potrà comprendere se sulle valutazioni dei giudici ha avuto un peso la scelta dei due indagati di dimettersi dal ruolo amministrativo. La tornata elettorale che riguarda Vitale e Fornaro è quella delle comunali del 2021.

Saranno giovedì, invece, le udienze davanti al Riesame per il deputato regionale autonomista Giuseppe Castiglione e l’ex consigliere comunale di Misterbianco Matteo Marchese accusati, ma per diversi scenari investigativi emersi dall’inchiesta del Ros, di aver sottoscritto un accordo con il clan Santapaola-Ercolano per riuscire a vincere la competizione elettorale nella quale si erano candidati. L’uomo che avrebbe fatto in qualche modo da contatto tra la criminalità organizzata e i due politici è Domenico Colombo, ex dipendente Amts, che tre anni fa è stato arrestato per concorso esterno nell’operazione dei carabinieri Sangue Blu. Ed è stato condannato dal gup. In questa inchiesta la procura gli contesta l’associazione mafiosa e il voto di scambio con la mafia.Nel mirino degli investigatori le Regionali 2022 per quanto riguarda Castiglione (che non si è dimesso dall’Assemblea Regionale Siciliana ma solo dalla Commissione Antimafia) e le amministrative 2021 a Misterbianco per Marchese. Entrambi gli indagati sono difesi dall’avvocato Salvo Pace.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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