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“Viviana e Joele sono stati uccisi”, marito offre taglia da 10mila euro a chi lo aiuterà

Daniele Mondello è convinto del fatto che la moglie e il figlioletto, trovati morti a distanza di giorni nelle campagne del Messinese, siano stati assassinati

Di Francesco Triolo |

Non ha alcuna intenzione di arrendersi, Daniele Mondello. Viviana e Gioele sono due angeli che lo accompagnano sempre ma il suo pianto di dolore non si è fermato. Lo aveva detto, il giorno dei funerali della moglie e del figlioletto, in Duomo a Messina, lo scorso 13 novembre. «Io non mi arrendo e vado avanti, non credo alla tesi della procura perché non ho mai visto un caso chiuso così, con 8 ipotesi diverse, senza impronte, senza nulla di concreto. Ormai ho perso tutto e quindi non mi interessa niente, vado avanti fino alla fine, continuerò fino alla mia morte. Mi hanno tolto tutto». Parole rotte dal pianto ma tanta determinazione confermata, ieri, dal post che ha pubblicato sul suo profilo Facebook. «Offro una ricompensa di 10.000 euro a coloro che sapranno fornirmi informazioni utili e veritiere sull'omicidio di mio figlio Gioele e mia moglie Viviana», il post di Daniele Mondello che parla apertamente di omicidio, per una tragedia che però la Procura di Patti ha bollato in maniera diversa: omicidio-suicidio.

«Ci sono stati errori sin dall’inizio -aggiunge Daniele Mondello – Dai vigili del fuoco che avevano visto il corpo di mia moglie il giorno dopo al fatto che sono stato tenuto in caserma dalle 2 del pomeriggio alle 11 di sera quando potevo andare tranquillamente a cercare mio figlio e mia moglie, ma mi è stato impedito». Non ha mai creduto alla tesi del suicidio della donna, anzi, lo scorso 16 dicembre ha pubblicato sui social lo screenshot di una delle ultime chat con Viviana per ribadire la sua teoria. Nel messaggio la dj scriveva a Daniele che Gioele avrebbe voluto una sorellina. «Dopo il dissequestro del telefonino di Viviana – ha precisato Mondello – ho potuto ripristinare WhatsApp e leggere i messaggi della nostra chat… questo è lo screenshot del 18 maggio 2020. Vi sembra in linea con un individuo che voglia suicidarsi? Mia moglie amava la vita e pianificava una gravidanza. Altro che suicidio!» E il giorno di Capodanno, ancora Daniele sui social accompagnava così la foto di Viviana sorridente con in braccio un piccolo Gioele: «Le voci, i sorrisi, le mani che si cercano al buio. Di tutto questo, oggi, resta solo il ricordo. Ma quel ricordo, quelle memorie felici, sono la spina dorsale che mi tiene in piedi… E se per le tv, i giornali, i salotti siamo soltanto una notizia già spremuta noi non ci fermeremo mai. Perché io sono la voce di mia moglie Viviana. Perché io sono la voce di mio figlio Gioele. Ed è una voce che chiede, e chiederà sempre, verità e giustizia per Viviana e Gioele».

«Daniele ha il diritto/dovere di pensare e di fare quello che ritiene opportuno per arrivare alla verità – ha scritto Carmelo Lavorino, criminologo e consulente dei legali di Daniele Mondello – è un padre e un marito distrutto dal dolore che ha passato e passa pene dell'inferno, che dopo il danno ha subìto anche la beffa di essere insultato di avere la moglie assassina del figlio e di se stessa. Inoltre, dobbiamo ricordare che Daniele ha passato le Feste del Santo Natale e del Capodanno senza moglie e figlio, e che è distrutto scarnificato mentalmente per il fatto che il 16 gennaio sarà il compleanno del figlioletto». E poi ha aggiunto: «Sicuramente non si può individuare chi dovrebbe giudicare le informazioni che gli arriverebbero realmente "veritiere e utili", non possiamo sapere come, in che modo, quando e perché potrebbero confluire in un "fascicolo investigativo" serio…».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA