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Video Apostolico, il ministro Nordio “spegne” le polemiche: «Né ispezioni a Catania, né azione disciplinare»

Il Guardasigilli ha chiarito le sue iniziative: «Ho solo risposto a 4 interrogazioni parlamentari»

Di Redazione |

«A seguito di 4 interrogazioni parlamentari, essendo doveroso rispondere, ho dato mandato alle articolazioni competenti del Ministero di acquisire articoli di stampa e pubblicazioni sui social media relativi alla giudice di Catania, Iolanda Apostolico. Non si tratta di un accertamento ispettivo né tanto meno dell’avvio di un’azione disciplinare». Così il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio.

«Il video che ritrae il giudice Iolanda Apostolico a una manifestazione pubblica il 25 agosto del 2018 non proviene da documentazione della questura di Catania. In nessuno degli atti redatti all’epoca è menzionata la dottoressa Apostolico. La questura all’epoca, dopo aver acquisito le riprese della manifestazione, inoltrò la segnalazione all’autorità giudiziaria senza individuare responsabilità penali dei partecipanti. I fatti attinenti alla diffusione di video sono ora all’attenzione della procura», ha aggiunto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, rispondendo al question time al Senato.«Le modalità di raccolta e conservazione di immagini durante servizi di ordine pubblico – ha ricordato il ministro – sono disciplinate dal regolamento15 del 2018 e dal decreto ministeriale del 2017. Le riprese sono consentite per documentare situazioni di minacce per l’ordine e la sicurezza pubblica. Gli uffici di polizia non detengono nè tantomeno conservano video o immagini non ufficiali e, per quanto riguarda le riprese non utili, non esiste un archivio per la loro conservazione. le immagini infine – ha concluso – non sono sottoposte ad elaborazioni informatiche a fini identificativi».

Ma l’opposizione non ci sta: «Il ministro del giustizialismo Carlo Nordio, su ordine di Salvini – ha detto il segretario di +Europa, Riccardo Magi – predispone un accertamento preliminare nei confronti del giudice Apostolico. Se confermata questa notizia sarebbe gravissima: su quali basi Nordio ha ordinato questa azione? Cosa deve accertare il guardasigilli, se già gli atti del giudice contengono le motivazioni delle sue decisioni? Piuttosto, il governo risponda su come un video di cui nessuno è l’autore sia magicamente finito nelle mani di Salvini per poi essere pubblicato sui suoi canali social, in puro stile manettaro. No, Nordio preferisce una bella azione intimidatoria preventiva verso un magistrato che sta solo applicato il diritto e rispettando lo stato di diritto. Nordio ancora una volta si dimostra tutt’altro che garantista ma anzi un burattino nelle mani di Salvini e Meloni».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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