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Università, Razza: «In Sicilia le facoltà di medicina saranno sette»

E' quanto ha dichiarato l'assessore regionale alla salute, nel corso della presentazione del comitato tecnico scientifico del comparto sociosanitario di Confindustria Sicilia

Di Redazione |

«Abbiamo capito che c'è uno straordinario bisogno di professionalità e che la formazione significa ricchezza per il territorio. Quando il governo regionale ci siamo insediati c'erano 3 facoltà di medicina, oggi sono già 4 e stiamo lavorando per mettere a regime la quinta facoltà di medicina che è quella che ha realizzato l’università di Messina con una seconda facoltà all’ospedale Papardo, con un’autorizzazione della giunta, Lavoreremo certamente per il sesto obiettivo con l’Università cattolica del Sacro Cuore e la Fondazione Giglio di Cefalù. Speriamo di concludere questo lavoro nelle prossime settimane. Anzi, se riusciamo entro la fine del mandato le facoltà di medicina in Sicilia saranno 7 in Sicilia. La risorsa umana torna protagonista». L’ha detto Ruggero Razza, assessore regionale alla salute, intervenuto alla presentazione del comitato tecnico scientifico del comparto sociosanitario di Confindustria Sicilia. «E anche le facoltà di scienze infermieristiche – ha sottolineato Razza – raddoppieranno in Sicilia il numero di studenti».

«Dobbiamo sentirci tutti giocatori della stessa squadra, è la lezione più grande che ci viene dalla pandemia e bisogna creare un sistema di sanità pubblica che sia nelle condizioni di rispondere alle esigenze di tutti i cittadini», ha quindi affermato l'assessore.

«Voglio dire grazie per il dialogo che abbiamo avuto in questi mesi con il comparto sociosanitario di Confindustria Sicilia e facciamo un focus sulle prossime scadenze di programmazione, dobbiamo decidere insieme – ha sottolineato Razza -. Il sistema di lavoro di collegialità portato avanti con il presidente Albanese e con il presidente Ruggeri ci ha consentito di condividere alcuni punti avanzati che hanno riguardato anche l’integrazione tra pubblico e privato nelle progettualità già esistenti e il lavoro che dovrà essere fatto in vista degli obiettivi di programma del Pnrr. In Sicilia il peso del sistema sanitario sul Pil è del 13% e nelle aree più svantaggiate le potenzialità di crescita sono enormi. Oggi servono scelte concrete e rapide», ha concluso Razza. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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