cronaca
Unicef: nel mondo più di un adolescente ogni 11 minuti si suicida
Quasi la metà di tutte le problematiche legate alla salute mentale, denuncia l'associazione, inizia entro i 14 anni di età e il 75% di tutte si sviluppa entro i 24 anni, ma la maggior parte dei casi non viene individuata né presa in carico.
Nel mondo quasi 46.000 adolescenti muoiono a causa di suicidio ogni anno, più di uno ogni 11 minuti.
La maggior parte delle 800.000 persone che si tolgono la vita annualmente, è costituita da giovani tra i 15 e i 19 anni. Così riferito dall’Unicef, in occasione della Giornata Mondiale dell’Infanzia e dell’Adolescenza (20/11), dedicata al tema della salute mentale e psicosociale. Nel mondo 1 adolescente su 7 fra i 10 e i 19 anni soffre di problemi legati alla salute mentale e secondo i dati di un sondaggio il 50% si sente triste, preoccupato, o angosciato.
L'Unicef Italia ha lanciato la petizione «Salute per la mente di bambini e adolescenti», che ha raccolto oltre 13.000 adesioni. L'obiettivo è quello di mobilitare l’opinione pubblica affinché sostenga le raccomandazioni che rivolge ai Ministri competenti in materia, per garantire investimenti e azioni di qualità volte a supportare e proteggere la salute mentale di ogni bambina, bambino e adolescente.
Quasi la metà di tutte le problematiche legate alla salute mentale, denuncia l'associazione, inizia entro i 14 anni di età e il 75% di tutte si sviluppa entro i 24 anni, ma la maggior parte dei casi non viene individuata né presa in carico.
Gli effetti della pandemia da Covid-19 hanno peggiorato la situazione.
Sul tema l’Unicef Italia ha lanciato un sondaggio, realizzato sulla piattaforma digitale indipendente U-Report sostenuta dalla stessa associazione, al fine di rilevare la percezione di benessere psicosociale e salute mentale fra un campione di adolescenti di età compresa fra i 10 e i 19 anni; su 194 rispondenti: il 28% si sente ottimista; il 12% triste; il 14% preoccupato; il 14% angosciato; ed il 10% frustrato. Fra le circostanze che causano apprensione le difficoltà economiche personali o della famiglia (17%), il senso di isolamento (19%), la distanza dalla famiglia e dagli affetti (8%), i litigi e tensioni all’interno della famiglia (7%), emergono come i fattori più preponderanti.
Tuttavia, il 41% degli adolescenti afferma di non aver richiesto aiuto a nessuno, il 22% di aver cercato aiuto da coetanei ed amici e l’11% ai familiari. L’11% dichiara di essersi rivolto presso psicologi presenti nelle scuole e nelle comunità ed il 7% presso i servizi sociali e sanitari. Fra le ragioni per non aver richiesto aiuto, il 22% afferma di non ritenerlo necessario, il 10% di non sapere a chi rivolgersi, il 10% di temere di richiedere aiuto, e l’8% di avere timore del giudizio negativo degli altri. L’indagine rivela che gli adolescenti vorrebbero sentire parlare più spesso di salute mentale e benessere psicosociale dalle istituzioni (34%), dalle scuole (31%), dai famigliari (7%) e dai media (7%). COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA