Una Pasqua di sbarchi a Lampedusa: ripresa l’ondata di barchini dalla Tunisia, ma c’è chi non sopravvive alla traversata

Di Alfredo Zermo / 09 Aprile 2023

Una Pasqua all’insegna dell’emergenza immigrazione a Lampedusa, porta d’Europa sempre più utilizzata ma troppo spesso dimenticata. Sono stati già almeno due decine gli sbarchi registratisi nell’arco di 24 ore a Lampedusa. I soccorsi sono iniziati a partire dalle 9 di ieri e sono andati avanti – a opera di Guardia di finanza, Capitaneria e assetti Frontex – per l’intera giornata.

A sbarcare a Lampedusa anche tante donne e bambini. I diversi gruppi giunti nelle ultime ore hanno riferito di essere partiti da Sfax, Zarzis, Chebba, Jebiniana, Kerkenna e d’aver pagato fino a 4 mila dinari per riuscire ad arrivare in Italia. L’hotspot nel frattempo è di nuovo al collasso, con oltre 1.500 presenze: per la precisione l’ultima conta della giornata di Pasqua parlava di 1.814 migranti a fronte di una capienza di poco meno di 400 persone.

Le vittime

Anche nella notte diversi soccorsi, tra cui quelli a una barchino con 38 migranti a bordo e purtroppo anche un cadavere, un nigeriano che era partito tempo fa dal suo paese con la famiglia ma che è morto di ipotermia dopo che era stato costretto a gettarsi in mare alla partenza a Sfax per tirare l’imbarcazione verso il largo.

Ma non è stato il solo a perdere la vita. I cadaveri di due migranti sono stati sbarcati a Lampedusa dalla nave della Ong Resqship. «Dopo un’ora di soccorsi ininterrotti, il nostro equipaggio – scrivono su Twitter e poi ribadito alle forze dell’ordine – ha trovato circa 25 persone in acqua che erano lì già da circa 2 ore. L’equipaggio è riuscito a recuperare 22 sopravvissuti e 2 deceduti».

I cadaveri sono in fase di trasferimento nella camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana dove, durante la notte, era giunta anche la salma nel nigeriano. Al momento nel piccolo stanzino del cimitero di Lampedusa ci sono 13 bare.

Assalto anche alle spiagge

Tanti anche i migranti che riescono a raggiungere le spiagge senza essere soccorsi. Quarantasette migranti, fra cui 2 donne e 2 minori, sono stati sorpresi, dai carabinieri, mentre erano sulla spiaggia di Cala Pulcino a Lampedusa. L’imbarcazione utilizzata per la traversata dalla Tunisia non è stata ritrovata.
Il gruppo, composto da persone originarie di Costa d’Avorio, Gambia, Guinea e Senegal, ha riferito di aver pagato 2.500 dinari tunisini e di essere salpati.

Altri quarantadue migranti, fra cui 6 donne e 5 minori, sono stati sorpresi sulla terraferma di Cala Maluk dai militari della tenenza della Guardia di finanza. Anche l’imbarcazione utilizzata da questo gruppo non è stata, al momento, ancora rinvenuta. Gli sbarcati hanno riferito di essere originari di Burkina Faso, Camerun, Costa d’Avorio, Guinea e Mali.

Nel frattempo, le motovedette della Guardia costiera continuano a effettuare senza sosta interventi Sar.

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Alfredo Zermo