Nel Ragusano
Uccisa dal cognato, chiesta convalida del fermo e disposta autopsia
Rosalba dell'Albani è stata uccisa da Mariano Barresi mentre, di notte, era accanto all'anziana madre che accudiva
Il sostituto procuratore di Ragusa. Emanuele Ferdinando Vadalà, ha disposto l’autopsia per Rosalba Dell’Albani, la 52enne uccisa due giorni fa a Giarratana dal cognato, Mariano Barresi, 66 anni, reo confesso e fermato dopo il delitto dai carabinieri. La donna è stata assassinata con una coltellata nell’abitazione dell’anziana madre che accudiva di notte.
Per l’autopsia la Procura, che già chiesto la convalida del fermo dell’indagato, ha conferito l’incaricato al medico legale Giorgio Spadaro, ma la data dell’esame non è stata ancora fissata. Barresi, che è nel carcere di Ragusa, ha delle lievi ferite al collo, la cui origine è in corso di accertamento. Dopo aver ucciso la cognata, l’uomo ha abbandonato l’arma, un coltello da cucina, nella stanza al piano terra della palazzina dove Rosalba Dell’Albani dormiva accanto alla madre. È salito al primo piano ed ha informato una sorella di Rosalba, che vive anch’essa in un appartamento della stessa palazzina, del delitto appena commesso, chiedendole di informare il marito della vittima, un brigadiere dei carabinieri in servizio a Ragusa. Poi è tornato nella casa al secondo piano dove vive con la moglie, un’altra sorella di Rosalba Dell’Albani. Quest’ultima non si era svegliata e non si era accorta di nulla.
L’udienza di convalida del fermo di indiziato di delitto di Mario Barresi si terrà domani mattina alle 9,30. Barresi comparirà davanti al Gup, Ivano Infarinato, assistito dal suo avvocato, Sergio Crisanti. Mercoledì, invece, si svolgerà l’autopsia. Mercoledì mattina il magistrato conferirà l’incarico al medico legale incaricato, Giorgio Spadaro, l’esame autoptico sarà eseguito nel pomeriggio. La Procura ha posto sotto sequestro la stanza dell’appartamento al piano terra dove è stato commesso l’omicidio. I carabinieri, che conducono le indagini hanno apposto i sigilli ad una sola stanza, lasciando libero il resto dell’appartamento occupato dalla madre della vittima.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA