Tre milioni di turisti cinesi, nel 2017, hanno scelto l’Italia, rendendola la prima destinazione in Europa e la terza nel mondo. E sono stati 130 i milioni di turisti cinesi che, più in generale, hanno fatto un viaggio all’estero lo scorso anno. Per di più, secondo i dati del nono rapporto della Fondazione Italia Cina «Gli scenari e le prospettive per le imprese», si tratta di turisti con un’altissima capacità di spesa (167 euro al giorno). È da questi numeri che ha preso il via a Palermo, presso la sede di Sicindustria, la quattro giorni «Mission of Chinese Tourism Companies and Media to Sicily», che si concluderà il 21 ottobre e che ieri ha visto oltre 60 imprese siciliane incontrare tour operator cinesi in 150 meeting programmati. Ma non solo.
In occasione, infatti, del B2B Tourism Sicily-China, organizzato da Sicindustria, partner di Enterprise Europe Network, in collaborazione con l’assessorato regionale al Turismo, Federturismo Sicindustria, Enit Pechino, Klm Airlines ed Eupic (Een China), alcuni importanti rappresentanti di media cinesi interessati a scoprire la Sicilia hanno incontrato media, blogger e influencer locali. «Il margine di crescita del flusso turistico Sicilia-Cina – afferma Giuseppe Cassarà, presidente di Federturismo Sicindustria – è enorme e per le nostre aziende rappresenta una occasione imperdibile di business. Fattori quali maggiore reddito e ridotta burocrazia renderanno sempre più facile alla classe media cinese viaggiare e noi dobbiamo essere pronti ad intercettare questi flussi». Il tour porterà la delegazione cinese in giro per la Sicilia toccando alcune tra le mete più ambite dai turisti mondiali come le Saline di Trapani, Erice, Selinunte, i patrimoni Unesco della Valle dei Templi di Agrigento e dell’Etna, Taormina.