Treni, Catania-Taormina in 40 minuti: «Si realizza il sogno del secolo»

Di Redazione / 11 Gennaio 2021

Taormina. La settimana che si apre oggi segna un importante passo in avanti per la realizzazione del raddoppio ferroviario Catania-Messina. Si chiuderà la procedura per la presentazione delle offerte da parte delle società che intendono realizzare i progetti esecutivi e le opere del progetto, dopo che il Commissario di Rete ferroviaria italiana ha approvato il progetto definitivo del primo lotto funzionale “Fiumefreddo – Taormina/Letojanni” e del secondo lotto “Taormina – Giampilieri”.

Nei giorni scorsi le richieste e le osservazioni del Comune di Taormina, riguardo alla realizzazione dei progetti, sono state fondamentalmente accolte nel corso di una riunione, in videoconferenza, a cui hanno partecipato il sindaco di Taormina, Mario Bolognari, l’assessore alle Infrastrutture, Enzo Scibilia, il referente del progetto, l’ing. Salvatore Leocata, dirigente dell’area tecnica di Rfi, e i progettisti dei due lotti del raddoppio.

«Si tratta della prospettiva di innovazione del territorio più importante di tutto il secolo – ha messo in evidenza il sindaco Bolognari – . Cambierà la mobilità nell’ambito regionale e nazionale e collegherà Taormina all’aeroporto Fontanarossa di Catania in circa quaranta minuti di percorrenza, così come con i Porti di Messina e Catania per i passeggeri delle crociere. Abbatterà significativamente il traffico automobilistico e consentirà un moderno ed efficiente sistema di accoglienza».

Alcuni aspetti, invece, sono ancora in via di definizione, come la sorte della vecchia tratta e dell’attuale stazione di Villagonia o il collegamento tra il parcheggio Lumbi e il centro storico, che faranno parte di una successiva discussione col comitato tecnico e con la Regione Siciliana, con il coinvolgimento dei comuni interessati. Infatti, queste opere non strettamente connesse con la realizzazione dei due lotti funzionali non rientrano nella competenza di Rfi, ma di quella della Regione o delle amministrazioni locali, che avranno i finanziamenti e realizzeranno le opere autonomamente.

«L’attuale Amministrazione – aggiunge il primo cittadino – non ha fatto altro che proseguire un percorso già avviato dalle precedenti amministrazioni, aggiungendo due richieste, quella relativa all’ulteriore collegamento tra il parcheggio Lumbi e il centro storico, ora in discussione con il comitato tecnico e la Regione Siciliana, e la pista di cantiere parallela e alternativa alla intasata via Francavilla, che potrebbe rimanere come utile infrastruttura permanente nel futuro. Ora si apre, però, una fase delicata che riguarda la gestione del cantiere e la necessità di interloquire con l’impresa che si aggiudicherà la progettazione esecutiva. Infatti, molti aspetti di dettaglio e di gestione del cantiere sono demandati alla capacità dell’impresa aggiudicataria di tenere conto delle esigenze del territorio».

Resta comunque ancora da chiarire quali sono, invece, le opere da realizzare a cura di Rfi all’interno del finanziamento messo a disposizione (circa 2 miliardi). Per il territorio di Taormina sono la stazione di Trappitello, con viabilità connessa, in contrada Fiascara; la stazione di Taormina, sotterranea, a circa 60 metri di profondità rispetto all’attuale piazzale della Madonnina, che diventerà il punto d’ingresso dalla parte alta, stazione collegata al parcheggio Lumbi con tapis roulant e ascensori e alla via Garipoli, all’altezza dell’attuale ingresso in area di proprietà del Cas; la rete ferroviaria realizzata tutta in galleria tra le due stazioni e tra la stazione di Taormina e quella di Letojanni. Inoltre, alcuni interventi temporanei e legati al cantiere, come la pista lungo il torrente Santa Venera o le aree di stoccaggio sono state valutate cercando di recepire le indicazioni del Consiglio comunale di Taormina. In ogni caso, bisognerà anche verificare quali proposte migliorative potrebbero venire dalla ditta che si aggiudicherà l’appalto.

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