CATANIA – Si riparte. Anche in Sicilia è scattata la Fase 2 dell’emergenza coronavirus. Nell’isola l’ordinanza firmata dal governatore Nello Musumeci, in vigore da oggi al 17 maggio, si muove all’interno delle linee guida fissate da Roma, seppure con qualche “forzatura”. A cominciare dal permesso alle famiglie di potersi trasferire nelle seconde case, a patto che non facciano la spola con la principale abitazione, ma vi rimangano per la stagione. Disco verde anche per l’asporto ai ristoranti, pasticcerie, gelaterie, bar e pub, con il divieto di consumare nei locali e nelle adiacenze. Si può accedere al cimitero e acquistare fiori e piante. Un’attenzione, nell’ordinanza, anche verso gli animali da affezione per i quali sarà consentita la tolettatura. Novità pure per le società sportive che sono autorizzate a iniziare attività amatoriali di corsa, tennis, pesca, ciclismo, vela, golf ed equitazione. Rimangono congelate le limitazioni all’accesso nell’Isola almeno fino al 17 maggio. In quella stessa data il governatore Musumeci spera anche di strappare al premier Conte il permesso di riaprire le loro botteghe ai parrucchieri per uomo e per donna. Restano invariate le disposizioni relative all’obbligo di quarantena.
Nelle grandi città siciliane, da Palermo a Catania fino a Messina, questa mattina si è registrato un traffico più intenso. Ci sono molti più cittadini davanti alle fermate degli autobus e lunghe code davanti ai supermercati, uffici postali e banche. Tanti esercizi commerciali hanno ripreso a funzionare. Tanti i bar aperti dove da oggi come detto sarà possibile anche l’asporto. C’è chi si è organizzato creando un percorso di entrata e uscita senza creare assembramenti. Non così semplice davanti alle banche e agli uffici postali dove gli ingressi sono contingentati e i clienti sono costretti ad attendere fuori. Molti indossano guanti e mascherine.
A Palermo davanti alle fermate dei mezzi pubblici oltre ai passeggeri ci sono due o tre addetti dell’Amat che avranno il compito di fare rispettare le disposizioni sul numero massimo di ingressi sugli autobus e sulla disposizione a bordo. Nella zona del teatro Politeama i due grossi cantieri per l’anello ferroviario sono in attività. Anche questa mattina si incontrano diversi runner nella zona centrale della città o al foro Italico. Corrono da soli e distanziati tra loro.
Riaprono anche i cimiteri, ma nel capoluogo con le prenotazioni che hanno già registrato il tutto esaurito per i prossimi tre giorni. Numerose pattuglie delle forze dell’ordine stanno controllando il rispetto dei divieti e hanno istituito posto di blocco soprattutto all’ingresso della città.
Il ritorno alla normalità è testimoniato anche dal mondo dello sport: ieri sera la squadra di calcio del Palermo ha autorizzato i propri atleti ad allenarsi individualmente all’interno dello stadio comunale «Barbera». Anche i più importanti circoli sportivi, che nei giorni scorsi avevano lanciato un appello al presidente della Regione, stanno riaprendo, sia pure con gli spogliatoi chiusi e con il rispetto delle norme previste a cominciare dal rispetto della distanza di sicurezza.
Ieri il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e il sindaco di Catania Salvo Pogliese avevano lanciato appelli a tutti i cittadini invitandoli alla responsabilità e sottolineando che questa seconda fase non significa un «liberi tutti».