«Trafficante di uomini arrestato? No è uno scambio di persona»

Di Redazione / 09 Giugno 2016

“Non è lui la persona che cercano”. Lo sostengono alcuni amici di Mered Medhanie, l’eritreo estradato in Italia e ritenuto a capo di una delle più grosse organizzazioni criminali che gestiscono i viaggi dei migranti verso le coste siciliane.

Secondo alcuni amici, interpellati dalla Bbc, la tv inglese, c’è stato uno scambio di identità e il giovane arrestato è innocente. In realtà, secondo la loro testimonianza, la persona arrestata si chiama Mered Tesfamariam e ha 28 anni. E, a conferma di quanto sostengono, anche alcune foto pubblicate dalla Bbc che ritraggono l'”amico” arrestato in Sudan ed estradato a Roma.

Uno degli amici, Hermon Berhe, ha detto alla polizia di essere cresciuto con il giovane arrestato: “Non credo possa essere coinvolto in niente del genere. È una persona buona”, ha detto. Un altro eritreo racconta di aver condiviso una casa in Sudan con l’arrestato. E una giornalista svedese di origine eritrea, che lo scorso anno intervistò Mered, sostiene che il giovane delle foto non è lui, ma un ragazzo con lo stesso nome.

“È solo un rifugiato che si trovava a Khartoum”, ha detto al quotidiano svedese Aftonbladet.

“Stiamo svolgendo gli opportuni accertamenti – Il procuratore di Palermo Francesco Lo Voi -. Al momento tutto quello che possiamo dire è che la segnalazione del ricercato, il suo arresto, la consegna e l’estradizione in Italia ci sono stati comunicati in via ufficiale dalla National Crime Agency inglese e dalle autorità sudanesi tramite l’Interpol”.

Una vicenda che il procuratore Lo Voi definisce “singolare” ribadendo tuttavia, in attesa del risultato degli accertamenti, che la gestione dell’operazione è stata condotta dalla Nca inglese e dalle autorità sudanesi.

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