RAGUSA – Bloccata dai carabinieri l’attività di un gruppo di tombaroli in una necropoli greca, nell’antico territorio della città di Kamarina. I militari sono riusciti a bloccare gli scavi clandestini, a recuperare decine di reperti, e a denunciare tre persone per ricettazione, danneggiamento e impossessamento illecito di beni culturali appartenenti allo stato

I tombaroli avevano avviato la loro attività scavando clandestinamente in una una necropoli greca, nell’antico territorio della città di Kamarina, un sito di età presumibilmente tra il V e il III secolo a.C. Qui i carabinieri hanno  rinvenuto sparsi sul terreno circostante alcuni frammenti di anfore e vasi, segni evidenti dell’azione dei tombaroli.

I militari delle Stazioni di Vittoria, Scoglitti, e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Vittoria, con il supporto di personale specializzato del Comando Tutela Patrimonio Culturale e dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia”, hanno concentrato la loro attenzione su alcuni sospettati e ieri mattina è scattato il blitz che ha portato al recupero dei reperti e alla denuncia in stato di libertà di Sciortino Orazio, 51enne, Giliberto Danilo, 36enne, e S.G. 23enne. 

Sono state recuperare 5 hydrie in ceramica, due olpai in ceramica, 8 coppe in ceramica acroma, una brocchetta in ceramica,  due ciotole in ceramica acroma, biansate; un elemento in terracotta, lacunoso con fori, due lucerne in terracotta, vari frammenti ceramici e metallici un  elemento litico circolare, 171 chiodi in bronzo, 4 monete metalliche ossidate, due medagliette metalliche (presumibilmente di bronzo, di valore culturale)

Tutti i beni archeologici rinvenuti sono stati messi a disposizione del personale della Soprintendenza di Ragusa per la prevista valutazione tecnico-discrezionale.

Le indagini dei Carabinieri sono tutt’ora in corso e sono attesi ulteriori sviluppi.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA