Tensioni a Caltanissetta zona rossa da un mese: insulti al sindaco

Di Redazione / 15 Aprile 2021

CALTANISSETTA – Cresce la tensione a Caltanissetta, ormai in zona rossa dal 16 marzo, quasi un mese. Ieri il sindaco Roberto Gambino, che negli ultimi giorni è stato più volte attaccato sui social, è stato oggetto di invettive davanti a Palazzo del Carmine. «Uscendo dalla porta del Comune – racconta Gambino – sono passati due giovani sui trent’anni a piedi, uno dei quali abbastanza nervoso, ha cominciato a imprecare contro di me. L’altra persona che era con lui lo ha fermato portandolo via. Questo è solo l’ultimo segnale di un clima che si sta inasprendo anche se capisco le motivazioni dovute al nervosismo per la situazione sanitaria ed economica che sta creando profondo malessere».

«Io capisco che c’è chi ha dovuto fermare o chiudere l’attività ma è una cosa che sta succedendo in tutta Italia. Vorrei che la gente capisse che io sono dalla loro parte e sono consapevole delle difficoltà che le persone stanno vivendo. Il governo nazionale deve essere più presente. I ristori sono fermi da gennaio – conclude il sindaco – e ci siamo presi il lusso di fare una crisi di governo mentre la gente non riceve un soldo e ha paura per il proprio futuro». 

La città di Caltanissetta dovrà continuare a restare in “zona rossa” per altri 8 giorni, sino a giovedì 22 aprile, secondo la proroga decisa ieri dal governatore Musumeci. 

I dati relativi ai contagi in provincia di Caltanissetta sono sempre elevati. Dal bollettino serale dell’Asp è emerso che nelle ultime 24 ore sono stati riscontrati altri 77 positivi, tutti in isolamento domiciliare E di questi ben 31 pazienti a Caltanissetta.

A Caltanissetta sono tanti anche gli uncder 18 contagiati. Ma su 117 giovani under 18 positivi al Covid-19 a Caltanissetta una sola ragazza si è infettata a febbraio, 57 a marzo e 59 ad aprile. I dati sono stati forniti dalla dottoressa Antonella Campo dell’Asp di Caltanissetta che cura il monitoraggio dell’epidemia «Dovremmo capire – spiega – come si sono infettati questi 59 se le scuole sono chiuse dal 14 marzo».

A Caltanissetta, zona rossa dal 16 marzo, le scuole di ogni ordine e grado erano state chiuse due giorni prima con un’ordinanza del sindaco. «Tra i giovani positivi una parte ci dice con chi è venuta in contatto – spiega Campo – rispettando il nostro lavoro. Altri giovani indicano solo parte delle persone con cui sono venuti a contatto nei 14 giorni precedenti, e altri ancora non indicano alcun contatto. Il non indicare i contatti o indicarli solo in parte non ci consente di fare un tracciamento corretto al fine di contenere la diffusione del virus. Aggiungo che se tutti rispettassimo le regole di distanziamento e di corretto utilizzo dei dispositivi anche in ambiente privato probabilmente non avremmo avuto questa diffusione dei contagi. Il contagio abbraccia tutte le fasce di età. C’è una circolazione del virus capillare e il fatto che sia così diffuso tra i giovani ci fa pensare a incontri anche al di fuori dell’ambito familiare».

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