Ancora in vendita la storica villa “La Falconara” di via Luigi Pirandello. Un prestigioso sito nazionale ha rinnovato da pochi giorni l’offerta per lo splendido immobile taorminese. Si tratta di un’elegantissima costruzione del 1780, di proprietà dell’ammiraglio Orazio Nelson, immersa in uno dei paesaggi più caratteristici di Taormina. Negli anni si è favoleggiato di un interessamento all’acquisto da parte di Putin, Berlusconi ed anche Dolce e Gabbana. La situazione attuale è, invece, che è da tempo in vendita per la “modica” cifra di 18milioni di euro. Una cifra questa che sembra, comunque, essere realistica per un immobile che potrebbe essere considerato quasi una reggia. La villa è, infatti, snodata su 3 livelli, ciascuno dei quali è sui 350 metri quadri, per un totale di quasi 1050 metri quadri.
Il suo pezzo forte è, invece, il giardino da 50mila metri quadri. Un labirinto naturale dove è facile perdersi nella storia. Villa Falconara comprende innumerevoli reperti di immenso valore, come un tempio dedicato al culto del dio Pan, cripte e statue. Nell’area a verde vi sono percorsi per lunghe passeggiate tra montagna e mare. La vista mozzafiato è di quelle uniche al mondo. Negli anni la villa, di proprietà di una nota famiglia siciliana e dotata di 40 locali, 10 bagni e garage, è stata palcoscenico di alcune conferenze stampa degli spettacoli realizzati al Teatro Antico. Un modo per far conoscere le sue nascoste bellezze.
La storia della villa si riferisce al fatto che nel 1799 Ferdinando I di Borbone, re delle Due Sicilie, insignì, appunto, Nelson, ammiraglio della flotta inglese, del titolo di duca di Bronte in segno di gratitudine per l’aiuto prestatogli nella riconquista del trono, dopo il breve periodo della dominazione francese con Gioacchino Murat. In realtà l’ammiraglio Nelson non riuscì mai a visitare il suo feudo. Insieme a numerosi connazionali, come Florence Treveleyan, antica proprietà dell’attuale giardino pubblico a lei dedicato, Robert Kitson, gli eredi Nelson contribuirono, invece, a promuovere Taormina a livello internazionale.
Dall’archivio della famiglia Nelson, custodito a Palermo, è stato, tra l’altro, possibile ricostruire intricate vicende legali sulla proprietà del terreno e analizzare numerosi documenti relativi alla costruzione della Falconara. Si ha notizia, ad esempio, di un incendio avvenuto nell’agosto del 1909 che, fortunatamente, non toccò il giardino ma solo parte del mandorleto, delle pratiche per l’allargamento della strada e per la fornitura di energia elettrica e la valutazione di potabilità delle acque di una sorgiva. Il problema dei roghi non è nuovo visto che negli anni anche recenti alcuni incendi di sterpaglie hanno interessato proprio quella zona. In ogni caso si tratta di un tratto di terreno che rappresenta una parte importante della Taormina moderna.