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Tangenti Sanità, nella cassetta di sicurezza di Damiani trovati 70 mila euro in contanti

Di Redazione |

C’erano 70 mila uero in contanti nella cassetta di sicurezza di Fabio Damiani, l’ex direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Trapani. Le chiavi sono state consegnate dallo stesso manager agli investigatori della Guardia di Finanza. Damiani è stato arrestato il mese scorso nell’ambito di un’inchiesta sulle mazzetta per alcuni grandi appalti nella sanità siciliana. Nella stessa inchiesta era finito in manette anche l’ex commissario per l’emergenza Covid in Sicilia, Antonio Candela. 

I 70 mila euro vanno ad aggiungersi ai 110 mila euro già sequestrati dal Gip Claudia Rosini. Damiani si trova in carcere con l’accusa anche di corruzione e la circostanza che avrebbe egli stesso consegnato le chiavi potrebbe essere il preludio ad una collaborazione con gli investigatori. L’ex manager dell’Asp di Trapani nonché responsabile della Cuc, la centrale unica di committenza della Regione in un primo momento non aveva fatto cenno della cassetta di sicurezza dal momento in cui si era avvalso della facoltà di non rispondere. 

Nell’indagine, denominata “Sorella sanità”, si ipotizzano condizionamenti degli appalti sulle forniture di beni e servizi a ospedali e Aziende sanitarie dell’Isola per 600 milioni di euro e finora sono state individuate tangenti date o promesse per 268 mila euro. L’ipotesi dell’accusa e’ che il denaro contante ritrovato nella cassetta di sicurezza non venisse versato nei conti ufficiali proprio per la sua provenienza sospetta. Le indagini sono in corso per accertarne l’origine.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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