«Sono fiducioso che questi accertamenti porteranno a dei risultati positivi e potranno dare una spiegazione a quanto accaduto». Lo afferma il biologo forense Salvatore Spitaleri, del Centro di investigazioni scientifiche, tra i consulenti di parte nominati dai legali della famiglia Parisi, gli avvocati Nicodemo Gentile e Antonio Cozza, sottolineando che «sullo stato delle ossa» dei resti del bambino «hanno agito gli animali». «Sono ottimista di mio – aggiunge – dopo 30 anni trascorsi al Ris ho una certa esperienza. Sono convinto che si potrà fare qualcosa. Non è il momento adesso di dire niente e questo è soltanto l’inizio. Bisogna fare altri accertamenti al momento è troppo prematuro. Sono fiducioso se si saprà come è morto.
«Quando ci hanno detto che impiegavano i droni non abbiamo pensato che utilizzavano le immagini dopo due settimane, ma in tempo reale, che stavano facendo una ricerca attiva» ha detto invece Claudio Mondello avvocato della famiglia Mondello, che «ringrazia la procura di Patti perché ha concesso ai volontari la possibilità di andare sui luoghi ed è stato grazie a questa attività su iniziativa della famiglia che ha consentito il recupero delle spoglie del bambino» .
«Con certezza – ha aggiunto il penalista, che è cugino di Daniele, il papà di Gioele – il ritardo anche solo di un secondo relativo ad un elemento di prova determina un deterioramento. Abbiamo molta fiducia negli esperti che sono stati convocati per determinare progressivamente la verità però – ha sottolineato – è passato troppo tempo e sono intervenuti elementi esogeni per cui non credo che ci daranno delle risposte certe. Forse si potranno ventilare una pluralità di ipotesi alternative, ma l’elemento che mi interessa cioè la certezza assoluta senza dubbio escluso che si possa raggiungere sulla scorta degli elementi di cui disponiamo oggi».