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Sui social caccia al video dello stupro, ma il garante avverte: «Conseguenze anche penali»

Dall'Autorità per la privacy avvertimenti a Telegram e ai suoi utenti sui rischi di diffusione delle immagini

Redazione La Sicilia

23 Agosto 2023, 12:53

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Il Garante della Privacy mette in guardia sulle conseguenze, anche di natura penale, della diffusione e condivisione dei dati personali della vittima dello stupro di Palermo e dell’eventuale video realizzato. A seguito di numerose notizie stampa su una "caccia alle immagini" scatenatasi nelle chat, l’Autorità - con due provvedimenti d’urgenza - ha rivolto un avvertimento a Telegram e alla generalità degli utenti della piattaforma, affinché venga garantita la necessaria riservatezza della vittima, "evitando alla stessa un ulteriore pregiudizio connesso alla possibile diffusione di dati idonei a identificarla, anche indirettamente, in contrasto, peraltro, con le esigenze di tutela della dignità della ragazza".

Il Garante ricorda che "la diffusione e la condivisione del video costituiscono una violazione della normativa privacy, con conseguenze anche di carattere sanzionatorio, ed evidenzia i risvolti penali della diffusione dei dati personali delle persone vittime di reati sessuali (art. 734 bis del codice penale)".