Studenti e trasporto locale, l’Ast: «Noi rigorosi, false le notizie di bus sovraffollati»

Di Redazione / 09 Febbraio 2021

CATANIA – L’Ast non ci sta. La denuncia arrivata da alcuni studenti delle Superiori rientrati a scuola in questa settimana e che hanno riferito di bus pieni oltre la capienza del 50% ha fatto saltare sulla sedia il presidente dell’Azienda siciliana trasporti, Gaetano Tafuri, che da mesi lavora per trasporti sicuri in sinergia  con l’assessorato ai Trasporti e i nove prefetti dell’Isola con i quali ha concertato piani straordinari per la ripresa delle lezioni in presenza.

«Dire che i mezzi di trasporto pubblico erano pieni oltre la capienza del 50% e parlare genericamente di sovraffollamento sui bus è sparare nel mucchio», esordisce Tafuri che spiega: «Quello di ieri è stato davvero stress test per l’Ast e da quanto ci è stato segnalato lo abbiamo superato brillantemente, basti pensare che a ogni capolinea c’erano forze dell’ordine che controllavano l’aderenza di quanto avveniva ai protocolli stabiliti, che avevamo dato disposizione agli autisti di essere fiscali, che avevamo preparato autisti e mezzi aggiuntivi per le eventuali situazioni di sovrannumero e permettere il giusto distanziamento».

Tra l’altro è davvero difficile riferire con certezza che gli studenti a bordo erano ben oltre la capienza consentita del 50% perché quella soglia non si riferisce ai posti a sedere ma all’omologazione del mezzo che solitamente è ben superiore ai sedili disponili a bordo.

Il presidente dell’Ast sa quanto i trasporti siano decisivi per una ripresa della scuola in sicurezza e capisce le preoccupazioni che ci possono essere attorno a queste situazioni. Per questo non ha gradito la segnalazione riportata dal provveditore agli studi della Sicilia Stefano Suraniti, che ieri incontrato gli alunni dell’istituto Alberghiero Pietro Piazza di Palermo i quali gli avevano riferito che sugli autobus i passeggeri erano ben oltre la capienza consentita. 

«Se ci sono stati casi specifici in una determinata corsa – dice Tafuri – lo specifichino e naturalmente noi siamo pronti a correre ai ripari ed eventualmente a potenziare le corse per garantire le distanze di sicurezza. Ma colpire così alla rinfusa è sbagliato, pericoloso e fuorviante, oltre che mortificante per  il lavoro che svogliamo quotidianamente con l’obiettivo di garantire spostamenti sicuri e che fortunatamente riceve però anche tanti riconoscimenti da sindaci e amministratori che ci stanno chiamando per complimentarsi del lavoro svolto e per il nostro servizio».

Un lavoro certo non facile se si considera che Ast trasporta in tutta l’Isola ogni giorno circa 22.000 studenti da casa a scuola e viceversa e che si è preparata a lungo alla riapertura delle scuole collaborando alla redazione dei  piani provinciali straordinari, tra l’altro tarati a lungo termine quando la percentuale di didattica in presenza salirà al 75%. 

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