LA SENTENZA
Strage di Altavilla: la figlia minorenne di Barreca condannata a 12 anni e 8 mesi
Era accusata di omicidio plurimo aggravato e occultamento di cadavere per aver partecipato al sanguinoso esorcismo in cui morirono la madre e due fratelli
E’ stata condannata a 12 anni e 8 mesi dal Gip del Tribunale per i minorenni Nicola Aiello la 17enne che, insieme al padre Giovanni Barreca e a una coppia di fanatici religiosi amici ha ucciso la madre e due fratellini durante un folle rito di liberazione al demonio. Il pm aveva chiesto 18 anni. Era accusata di omicidio plurimo aggravato e occultamento di cadavere.
A fine gennaio scorso la ragazza – che nel frattempo ha compiuto 18 anni – era stata giudicata imputabile e capace di intendere e di volere dopo la perizia di un neuropsichiatra infantile di Roma disposta per valutare le sue capacità. La giovane era come detto accusata dell’omicidio della madre Antonella Salamone e dei fratelli Kevin e Emanuel, come il padre, avvenuto nel corso di un rito per “scacciare il demonio” tra l’8 e il 10 febbraio del 2024 nella villetta di Altavilla Milicia (Palermo).
«A casa c’erano i demoni», aveva raccontato la giovane, parlando anche di Massimo Carandente e Sabrina Fina, la coppia di Palermo arrestata per il massacro insieme a Barreca e alla figlia: «Loro due hanno fatto le torture per liberare la villetta dal diavolo».
Il muratore e la coppia sono sotto processo davanti alla corte d’assise di Palermo. Oggi si è celebrata nei loro confronti la prima udienza. La ragazzina ha sempre ammesso i fatti. I carabinieri, avvisati dal padre della minorenne che chiamò i militari consegnandosi la notte dopo i delitti, la trovarono che dormiva nella sua stanza.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA