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Storie di migranti messe in scena a Palermo nel Premio Sicilia di Scena 2021,”Sconfinati”

Due delle tre rappresentazioni vincitrici del premio siciliano saranno rappresentate nel capoluogo dell'isola, mediante unione di vicende reali e immaginarie.

Di Nicoletta Gullotta |

 Dall’11 al 13 novembre il Teatro Biondo di Palermo ospiterà, nella Sala Grande e nella Sala Strehler, due dei tre spettacoli vincitori del "Premio Sicilia di Scena 2021": Sconfinati, ideato e diretto da Valentina Ferrante e Micaela De Grandi, e Radio Killers con la drammaturgia di Valeria La Bua. Nato come esperimento teatrale interattivo e itinerante Sconfinati, prodotto da Banned Theatre, occuperà vari spazi della Sala Grande, dai palchi al palcoscenico, dove gli attori – Federico Fiorenza, Luca Fiorino, Ramzi Harrabi, e le stesse Ferrante e De Grandi – accompagneranno il pubblico in un vero e proprio viaggio, nel quale si intrecceranno storie inventate a testimonianze autentiche di migranti sopravvissuti alle traversate lungo le rotte del Mediterraneo. Il pubblico sarà condotto da attori-scafisti e attori-migranti attraverso gli spazi del teatro, nella simulazione di una traversata nel deserto, sarà poi invitato a salire sul palcoscenico-imbarcazione, dove vivrà l’esperienza drammatica del viaggio con l’ausilio di videoproiezioni curate da Giovanna Mangiù e paesaggi sonori di Armando Nilletti. La rappresentazione si concluderà con due possibili finali, stabiliti di volta in volta dalla compagnia: uno «favorevole» e un altro «avverso». Ogni sera lo spettatore non saprà mai cosa aspettarsi, proprio come il clandestino che intraprende il viaggio e non conosce il suo destino. Sconfinati andrà in scena venerdì 11 alle 18, sabato 12 alle 19 e alle 21 e domenica 13 alle 15 e alle 17. Nella Sala Strehler, invece, venerdì 11 alle 21, debutterà Radio Killers, prodotto dalla Bottega del Pane, con la drammaturgia di Valeria la Bua, che firma anche la regia insieme a Davide A. Toscano, il quale sarà in scena insieme a Marta Cirello. "Cosa succede a un essere umano quando oltrepassa il confine, quando determina (per disinteresse, viltà o vendetta) la morte di un proprio simile?» Se lo domandano gli autori dello spettacolo, che con questa messa in scena cercano di capire da dove origini il male.    

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