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I RETROSCENA

Stent e mazzette, di Tamburino svelato ruolo e nickname: «Era come un “Paparanni”»

Parla una delle indagate dell'inchiesta "Vasi comunicanti" che ha coinvolto, tra gli altri, il noto cardiologo catanese

Di Laura Distefano |

Lo chiamavano… «Paparanni». Il chiaro e nostalgico riferimento al cult di Terence Hill e di Bud Spencer si riferisce all’appellativo affibbiato al luminare Corrado Tamburino dai faccendieri coinvolti nel blitz “Vasi Comunicanti”, che giovedì mattina hanno ricevuto dalle mani dei finanzieri l’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari con allegata richiesta e nota integrativa firmate dal pm Fabio Regolo. Tamburino avrebbe avuto un “peso specifico” nell’affaire degli stent: mazzette mascherate da sponsorizzazioni da parte delle ditte di distribuzione dei presidi sanitari per i congressi e gli eventi formativi “griffati” Sicilian Cardiovascular Academy.

È Rosa Vitale, una delle referenti delle aziende finite nel mirino dell’operazione, a svelare il nickname «Paparanni» dell’accademico che qualche settimana fa ha annunciato di voler migrare nella sanità privata. Una fuga che per il pm avrebbe una lettura diversa rispetto a «stress e stanchezza», ma sarebbe da imputare alla sua «illecita» conoscenza dell’indagine a suo carico. Ed è stato aperto – come emerge dagli atti – un filone per capire se c’è stata davvero una “talpa che ha spifferato tutto”. Ma questa è un’altra storia.

Torniamo alle intercettazioni. Vitale parlando con Caterina Maugeri, altra indagata ai domiciliari, commenta come i fornitori sanitari siano diventati quasi lo zerbino dei medici («la colpa è nostra che gli concediamo tutto») e che invece tra di loro c’è la legge darwiniana del «futti compagno» citando anche stent «di scarsissima generazione» utilizzati da medici che «stanno scherzando con il fuoco». Un commento a cui si aggiunge una profezia: «Fino a quando non vanno in galera».Tamburino, a dire della manager, sarebbe troppo buono e si farebbe tirare la giacchetta da questi camici bianchi dal «pelo lungo». «Ma siccome lui è Papà Corrado, Paparanni come dicono a Catania… per indicare il capostipite». E quindi essendo «il Paparanni sta creando questo schifo». E se a dirlo è chi è dentro il sistema…

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