Questa volta la nube di cenere uscita dall’Etna, che martedì ha comportato la sospensione di tutti i voli in arrivo e in partenza dall’aeroporto di Catania, non c’entra nulla. Risolto il disagio – decine di aerei sono stati dirottati a Palermo, Trapani, Comiso e persino a Malta – ne è spuntato un altro. Altrettanto fastidioso. Che ha coinvolto oltre quindici passeggeri altoatesini: sarebbero dovuti tornare a casa giovedì, al termine delle loro vacanze, con un charter targato “Sky Alps”. Ma dopo due giorni, ancora niente.
«La partenza verso Bolzano ci era stata fissata alle ore 11», racconta Alexander Romagna, dottore in neurochirurgia alla clinica “Martinsbrunn” di Merano, «Sull’aereo effettivamente ci eravamo pure saliti, trasportati da un autobus, ma poi ci hanno fatto scendere senza capire il motivo. Lo stesso copione si è verificato ieri: sembrava tutto pronto e siamo stati riportati indietro».
Romagna, che sarebbe dovuto tornare al lavoro proprio ieri, si è fatto da portavoce denunciando il fatto anche e soprattutto per chi ha accusato più di altri il maxi-ritardo: «Tra di noi ci sono alcuni anziani in sedia a rotelle e dei bambini piccoli», prosegue, «La compagnia aerea non si è preoccupata di nulla per ore. Si tratta di una situazione insopportabile, e la frustrazione è tanta».
L’attesa, con un caldo ai limiti del sopportabile, si è fatta ancora più snervante con il passare delle ore. La compagnia aerea, pur consapevole, sottolinea però di aver fatto il possibile per limitare il disagio.
«La sicurezza e il benessere dei nostri passeggeri sono una priorità assoluta per SkyAlps», spiega la proprietà in una nota inviata alla redazione, «Per questo motivo riteniamo che sia nostra responsabilità agire immediatamente in tali situazioni e adottare tutte le misure necessarie». Da qui la spiegazione del ritardo, che inizialmente sembrava dettato dal problemi interni all’aeroporto di Catania dopo giornate fatte solo ed esclusivamente di spostamenti e cancellazioni.
«Nonostante i nostri alti standard di manutenzione e sicurezza, a volte possono verificarsi imprevisti di natura tecnica che influiscono sulle nostre operazioni», specifica Sky Alps, «Nel caso di Catania, il volo è stato posticipato di un giorno a causa di un guasto tecnico. Ai passeggeri è stato offerto un pernottamento in albergo, compreso il trasferimento tra l’aeroporto e la struttura. Nonostante il tempestivo invio dei pezzi di ricambio e gli sforzi del team tecnico di ieri mattina, purtroppo non è stato possibile riparare il guasto in loco».
SkyAlps non è quindi stata in grado di completare il volo, che è stato definitivamente cancellato. «Pur essendo consapevoli dei disagi causati ai passeggeri, riteniamo sia di primaria importanza garantire la loro sicurezza. Ci dispiace profondamente per la situazione creatasi e ci stiamo impegnando a fornire ai nostri passeggeri il risarcimento dovuto. Inoltre, a tutti i clienti è stato offerto un volo di ritorno alternativo con un vettore italiano partner – Aeroitalia – con destinazione Bergamo e successivo transfer a Bolzano». Alcuni hanno aderito, altri hanno adottato soluzioni autonome. Di certo è stata un’odissea che non dimenticheranno.
(Si ringrazia il quotidiano “Alto Adige”)